Sei in Home . Informati . Domande e Risposte . Assunzione di liquidi per fluidificare i secreti?

20 Maggio 2005

Assunzione di liquidi per fluidificare i secreti?

Autore: Marco
Argomenti: Mucolitici
Domanda

Dato che la malattia determina un inspessimento dei secreti mi chiedevo se un aumento dell’assunzione di liquidi, d’acqua in particolare, possa migliorare la situazione

Risposta

Nella fibrosi cistica l’ispessimento e la disidratazione dei secreti dei vari organi coinvolti (bronchi, intestino, pancreas etc) dipende dal difetto di acqua sulla superficie degli epiteli a causa del difetto di secrezione del cloro e del conseguente eccessivo riassorbimento di sodio. L’acqua infatti segue passivamente i movimenti dei sali e se sulla superficie dei bronchi non arriva il cloro e scompare il sodio non viene secreta acqua e pertanto il muco che riveste tale superficie rimane disidratato e quindi denso e vischioso. Aumentare l’apporto di liquidi per bocca non può sortire ad alcun effetto sui secreti stante che il meccanismo di secrezione di acqua negli epiteli è praticamente bloccato. Bisognerebbe invece portare acqua direttamente all’interno dei bronchi o dell’intestino, ad esempio. Per l’intestino è relativamente facile: infatti, si può in parte prevenire gli impatti intestinali da muco denso assumendo regolarmente liquidi; si curano gli impatti intestinali assumendo abbondante liquido contenente sostanze che lo trattengono nell’intestino. Per i bronchi, un broncolavaggio (in broncoscopia) con soluzione fisiologica è efficace nel rimuovere secrezioni tenaci, ma ovviamente questa può essere solo una pratica di emergenza. L’apporto di acqua per aerosol è una modalità per contribuire a fludificare le secrezioni, anche se è difficile per questa via apportare quantità sufficienti di acqua.

Pertanto, non possiamo attenderci che assumere abbondanti liquidi possa fluidificare i secreti bronchiali. Può invece contribuire a mantenere più fluidi i secreti intestinali. Va detto invece che una buona e regolare idratazione generale (apporto sostenuto di acqua e sali), specie nella stagione calda, aiuta ad evitare la disidratazione e l’eccessiva perdita di sali con il sudore, contribuisce a mantenere un regolare equilibrio cardiocircolatorio e una buona funzione renale. Non va dimenticato infatti che buona parte delle persone con fibrosi cistica: perdono più sali ed acqua che di norma con il sudore, perdono più acqua con la respirazione quando questa è accelerata nell’insufficienza respiratoria e nelle crisi di esacerbazione respiratoria, ma hanno anche bisogno di una efficiente funzione renale.

Tuttavia va anche detto che il problema dell’influenza della ipoidratazione sui sintomi respiratori è stato più volte sollevato per l’asma ed altre malattie broncopolmonari, anche se a tuttoggi poco conosciamo su questo fattore di rischio(1).

1. Kalhoff H. Mild dehydration: a risk factor of broncho-pulmonary disorders?. Eur J Clin Nutr. 2003;Suppl 2:S81-87

G. M.


Se hai trovato utile questa risposta, sostieni la divulgazione scientifica

Dona ora