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29 Gennaio 2025

Sull’insorgenza di effetti sulla salute mentale associati al trattamento con Kaftrio

Autore: Martina
Domanda

Salve sono una ragazza di 29 anni, dal 2021 in cura con Kaftrio e volevo sapere se ci sono stati episodi di ansia e attacchi di panico. Grazie.

Risposta

Il tema dei disturbi di ansia e depressione associati alla somministrazione del Kaftrio è un tema attuale, poiché sono stati segnalati casi con questi disturbi e sono state riportate le modalità adottate per attenuarli o facilitare la loro scomparsa (si consiglia di leggere questo articolo, questo articolo e questo articolo). La riduzione della dose del farmaco ha ridotto o fatto scomparire i sintomi.

Una nostra recente intervista alla psicologa del Centro Fibrosi Cistica dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, la dott.ssa Sonia Graziano, offre un quadro dei possibili effetti collaterali di Kaftrio sulla salute mentale. Si tratta soprattutto di “difficoltà di concentrazione, di memoria, di attenzione, alcune difficoltà del sonno e nebbia cognitiva”. Nei bambini più piccoli, di età compresa tra i 6 e i 12 anni, il farmaco è stato autorizzato recentemente e la somministrazione di Kaftrio è stata avviata negli ultimi mesi. In questa fascia di età “abbiamo osservato iperattività, ansia, attacchi di panico, difficoltà di attenzione, irritabilità”. Questa sintomatologia è stata confermata anche da altre segnalazioni della letteratura (in questo articolo e in questo articolo).

Una recente pubblicazione scientifica ha indagato in particolare la depressione e i sintomi a essa correlati come i tentativi di suicidio, esaminando i risultati dei trial clinici, gli studi post-marketing e gli studi di sicurezza post-autorizzazione del farmaco basati su registri. Lo studio concludeva che tale sintomatologia era anche pre-esistente all’avvio della terapia con Kaftrio e talvolta era stata scatenata da altri fattori, come per esempio l’epidemia di Covid-19.

È questo un ambito che merita particolare attenzione sia per definire i sintomi a carico del sistema nervoso centrale, anche quando sfumati, usando strumenti diagnostici ad hoc, sia per identificare i meccanismi attraverso cui si determinano. È noto che i farmaci che compongono Kaftrio attraversano la barriera emato-encefalica e arrivano perciò nel cervello, in alcune aree, e a contatto con diversi recettori.

Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca


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