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23 Giugno 2009

Acinetobacter (o Achromobacter) xilosoxidans e anticorpi anti-Pseudomonas

Autore: Anna e Vale
Domanda

Buongiorno, vorrei avere dei chiarimenti circa il batterio Achromobacter xilosoxidans. E’ comparso da alcuni mesi (insieme agli anticorpi anti- Pseudomonas aeruginosa, quest’ultimo ormai cronicizzato) nell’aspirato di mia figlia (6 anni). Al centro mi è stato detto che non è necessario fare altre cose per questo batterio oltre la cura già incisiva contro Pseudomonas. Vorrei capire meglio il perchè e se questo batterio possa portare ad una degenerazione del quadro clinico, che ad oggi è ancora ottimale. Inoltre, perchè non compare come “isolato” il batterio Ps aeruginosa, ma compaiono invece solo i suoi anticorpi? grazie come sempre.

 

Risposta

Su questo batterio e su come orientarsi quando viene isolato nei controlli batteriologici, abbiamo dato informazioni su questo sito in “Progressi di Ricerca” (23.11.08): Un batterio emergente in fibrosi cistica: Alcaligenes (o Acromobacter) xilosoxidans.

Ci intratteniamo invece sulla questione degli anticorpi anti-Pseudomonas, in assenza di un suo isolamento nelle colture da aspirato ipofaringeo (pensiamo sia questa la tecnica di prelievo attuata in questo caso). E’ noto che le colture di materiale ricavato con tampone di gola (orofaringe) o con aspirato ipofaringeo (appena sotto la gola), in soggetti che non espettorano, non sempre danno presenza di batteri concordanti con quelli riscontrabili nelle basse vie aeree. Questo può capitare anche per Pseudomonas aeruginosa, che può essere presente anche stabilmente nelle basse vie aeree ma solo qualche volta presentarsi nelle alte vie aeree. Gli anticorpi anti-Pseudomonas determinati su siero stanno ad indicare che l’organismo ha avuto un contatto prolungato con questo batterio ed ha messo in moto una specifica risposta anticorpale. Alcuni centri si regolano sulla presenza di anticorpi per valutare il decorso dell’infezione da Pseudomonas e prendere decisioni terapeutiche. Noi riteniamo che queste ultime debbano basarsi sulle informazioni combinate che si ricavano sia dalle colture batteriche ripetute periodicamente sia dai livelli di anticorpi anti-Pseudomonas su siero, sempre assieme alla valutazione delle condizioni cliniche. Sulla problematica degli anticorpi anti-Pseudomonas suggeriamo di leggere due commenti in “Progressi di Ricerca”: 17.04.07 Fino a che punto è utile la determinazione di anticorpi anti-Pseudomonas per diagnosticare precocemente l’infezione e seguirne il decorso? 14.03.09 La rilevanza di anticorpi anti-Pseudomonas aeruginosa nel siero può aiutare le scelte terapeutiche?

Ritornando all’Acinetobacter xilosoxidans, effettivamente questo batterio può essere sensibile agli stessi antibiotici che si impiegano per Pseudomonas, ma questo va verificato con antibiogramma, specifico, se il batterio persiste nel tempo.

 

G.M.


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