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30 Ottobre 2024

Legal steps for foreign CF patients to benefit from the Italian healthcare

Autore: Sokol
Argomenti: Assistenza, Varie
Domanda

What are the legal steps for Foreign CF patients (especially from Albania) to benefit from the Italian health care?

Risposta

Versione italiana in fondo

There are various options to enter Italy for medical treatment:

  • with a valid residence permit, therefore the person must be legally present with residence, tax code and an assigned physician;
  • in the case of citizens coming from a non-EU country, in which there is no easy access to specialised medical expertise to treat specific conditions, they can come to Italy for medical treatment (art. 36 of Consolidated Act 286/98).

In the last case they have three options.
1. Application for entry visa for medical treatment
To obtain the entry visa for medical treatment they must submit the following documentation to the Italian Embassy or the competent local Consulate:

  • Statement of the chosen healthcare facility, either public or accredited private facility, indicating the type of treatment, starting date and presumable duration thereof, the expected duration of a possible hospitalisation, in compliance with the provisions in force on personal data protection.
  • Proof of deposit of a security sum based on the presumable cost of the services requested. The security deposit, in euros or US dollars, must be equal to 30% of the total presumable cost of the services requested and must also be paid to the chosen facility as a guarantee.
  • Documentation proving the availability in Italy of sufficient resources for the full payment of healthcare expenses as well as those of board and lodging outside the healthcare facility and repatriation for the assisted person and any accompanying person.
  • Health certification, certifying the applicant’s medical condition in compliance with the provisions on personal data protection. The certification issued abroad must be accompanied by an Italian translation.

The patient shall pay the remaining 70% of the expenses to the healthcare facility. The issuance of the residence permit for medical treatment does not allow for the enrolment in the Italian National Healthcare Service and therefore the healthcare services shall be borne by them.

2. Transfer for treatment purposes to Italy as part of humanitarian actions (Art. 12 – paragraph 2 – letter c- of Legislative Decree no. 502 of 30 December 1992, as amended by Legislative Decree no. 517 of 7 December 1993).
If they reside in a country without suitable and adequate health facilities, entry for treatment must be authorised by the Italian Ministry of Health, in coordination with the Italian Ministry of Foreign Affairs and Cooperation and Development. The Italian Ministry of Health identifies the health facility and guarantees coverage of health care expenses.

3. Transfer to Italy as part of humanitarian action programmes of the Regions (art. 32 – paragraph 15 – of Law no. 449 of 27 December 1997)
Regions may authorise, in agreement with the Italian Ministry of Health, Local Health Units and Hospitals to provide highly specialised services, which are part of care programmes approved by the Regions, for the benefit of:

  • citizens from non-EU countries in which specialised medical expertise for the treatment of specific serious diseases is lacking or is not easily accessible and where there are no reciprocal agreements regarding health care in force;
  • citizens of countries whose specific temporary situation makes it impracticable, for political, military or other reasons, for the country’s National Health Service to provide health care.

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Ci sono diverse possibilità per l’ingresso in Italia per cure mediche:

  • con regolare permesso di soggiorno e quindi devono essere regolarmente presenti con residenza, codice fiscale, e l’assegnazione del medico;
  • nel caso di cittadini provenienti da un Paese extra UE, nel quale non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico specialistiche per il trattamento di specifiche patologie, possono venire in Italia per cure (art. 36 del T.U. 286/98)

Nell’ultimo caso ci sono 3 possibilità:
1. Richiesta visto di ingresso per cure mediche
Per ottenere il visto di ingresso per cure mediche devono presentare all’Ambasciata italiana o al
Consolato territorialmente competente la seguente documentazione:

  • dichiarazione della struttura sanitaria prescelta, pubblica o privata accreditata, che indichi il tipo di cura, la data di inizio e la durata presumibile della stessa, la durata dell’eventuale degenza prevista, osservate le disposizioni in vigore per la tutela dei dati personali;
  • attestazione dell’avvenuto deposito di una somma a titolo cauzionale sulla base del costo presumibile delle prestazioni richieste. Il deposito cauzionale, in euro o in dollari statunitensi, dovrà corrispondere al 30% del costo complessivo presumibile delle prestazioni richieste e dovrà essere versato alla struttura prescelta anche da garante;
  • documentazione comprovante la disponibilità in Italia di risorse sufficienti per l’integrale pagamento delle spese sanitarie e di quelle di vitto e alloggio fuori dalla struttura sanitaria e il rimpatrio per l’assistito e per l’eventuale accompagnatore;
  • certificazione sanitaria, attestante la patologia del richiedente nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela dei dati personali. La certificazione rilasciata all’estero deve essere corredata di traduzione in lingua italiana.

Dovranno  pagare il restante 70% delle spese alla struttura sanitaria. Il rilascio del permesso di soggiorno per cure mediche non consente l’iscrizione al SSN quindi le prestazioni sanitarie sono a loro carico.

2. Trasferimento per cure in Italia nell’ambito di interventi umanitari (art. 12 – comma 2 – lettera c- del Decreto legislativo 30 dicembre 92 n. 502, così come modificato dal Decreto legislativo 7 dicembre 93 n. 517)
Se sono  residenti in un Paese privo di strutture sanitarie idonee ed adeguate, l’ingresso per cure deve essere autorizzato dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione e Sviluppo. Il Ministero della Salute, individua la struttura sanitaria e garantisce la copertura delle spese sanitarie.

3. Trasferimento in Italia nell’ambito di programmi di intervento umanitario delle Regioni (art. 32 – comma 15 – della Legge 27 dicembre 1997, n. 449)
Le Regioni, possono autorizzare, d’intesa con il Ministero della Salute, le Unità Sanitarie Locali e le Aziende ospedaliere ad erogare prestazioni di alta specializzazione, che rientrino in programmi assistenziali approvati dalle Regioni, a favore di:

  • cittadini provenienti da Paesi extracomunitari nei quali non esistono o non sono facilmente accessibili competenze medico-specialistiche per il trattamento di specifiche gravi patologie e non sono in vigore accordi di reciprocità relativi all’assistenza sanitaria;
  • cittadini di Paesi la cui particolare situazione contingente non rende attuabili, per ragioni politiche, militari o di altra natura, gli accordi in vigore per l’erogazione dell’assistenza sanitaria da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Dott. Carlo Castellani, Direttore scientifico FFC Ricerca


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