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Il Report 2021-2022 del Registro Italiano della Fibrosi Cistica: cambiamenti significativi nella composizione e nello stato di salute della popolazione italiana con fibrosi cistica
8 Luglio 2024
Autore: Rita Padoan, Rappresentante LIFC al Comitato Scientifico del Registro Italiano
Recentemente è stato pubblicato il Report 2021-2022 del Registro Italiano Fibrosi Cistica (RIFC), che presenta i dati dei pazienti seguiti presso i Centri Regionali di Riferimento e i Centri di Supporto per la fibrosi cistica italiani. Si può consultare qui.
Il RIFC si fonda su un accordo di collaborazione scientifica fra i Centri Regionali di Riferimento (CRR), i Centri di Supporto (CS) per la fibrosi cistica siti sul territorio italiano e riconosciuti dalla Legge 548/93, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la Società Italiana per lo studio della FC (SIFC) e la Lega Italiana FC OdV (LIFC). Il Registro contribuisce all’analisi delle tendenze di medio e lungo periodo nelle caratteristiche clinico-epidemiologiche della FC, alla identificazione delle necessità assistenziali sul territorio nazionale, al confronto con i dati epidemiologici internazionali. Inoltre partecipa alle attività del European Cystic Fibrosis Patients’ Registry (il Registro Europeo della Società Europea FC), condividendo i dati Italiani per studi scientifici sulla totale popolazione europea e internazionale.
La copertura del Registro nazionale è stimata superare il 95% dei pazienti totali, infatti un totale di 29 Centri FC italiani su 31 partecipano alla raccolta dati. Oltre ai dati dei pazienti che non hanno firmato il consenso per la condivisione dei loro dati, anche in questo report mancano purtroppo i dati dei pazienti seguiti presso i centri per la FC della Sardegna. Dal prossimo anno, però, i report potranno presentare anche i dati di questi pazienti, poiché nel corso del 2024 è iniziata la collaborazione fra il Centro di Cagliari e il RIFC per l’inserimento dei pazienti da loro seguiti.
Per capire a fondo il significato dei dati che vengono presentati nel report, è bene chiarire che anche se nel RIFC vengono inseriti i dati di soggetti con diagnosi di CFTR-Related Disorder e di bambini positivi allo screening neonatale, ma con diagnosi non certa (CFSPID), nel report vengono presentate ed elaborate le informazioni dei soggetti con diagnosi di FC confermata e che abbiano acconsentito alla condivisione dei dati propri o del proprio familiare, firmando il consenso informato.
Dopo la presentazione dei 29 CRR e CS che contribuiscono al RIFC e una Tabella riassuntiva delle principali informazioni riferite alla popolazione censita negli anni 2021 e 2022, il report è suddiviso in 10 sezioni: Demografia, Diagnosi, Nuove diagnosi, Genetica, Funzione Respiratoria, Nutrizione, Complicanze, Trapianti, Microbiologia, Mortalità, che presentano ognuna l’approfondimento dei diversi aspetti epidemiologici della popolazione FC Italiana.
I dati presenti nel Report
Vediamo in dettaglio i dati che rispecchiano i cambiamenti più significativi registrati nel 2022.
Demografia: nel 2022 risultano registrati 6077 pazienti, il 51,7% maschi, con una prevalenza nella popolazione generale, diversa fra le regioni, che si avvicina a 10 soggetti FC/100.000 residenti in Italia. L’età mediana è di 23,7 anni (0,13-90,1) con un aumento di 3,1 anni dal 2015. La fascia d’età più rappresentata è quella fra i 18 e 35 anni, mentre cominciano a essere segnalati anche soggetti nella ottava decade di vita. Quello che è evidente negli anni è l’aumento sia in termini percentuali che assoluti della popolazione adulta (63,5%) rispetto a quella in età pediatrica (la cui numerosità resta sostanzialmente invariata), con il progressivo allargarsi della forbice fra le due popolazioni dal 2011, anno in cui i pazienti adulti hanno superato percentualmente i pediatrici.
Genetica: il 68% dei pazienti è portatore di almeno una mutazione F508del. In Italia, dove esiste una grande variabilità genetica, ben il 10,8 % della popolazione risulta omozigote per due mutazioni a funzione minima: questi soggetti non possono usufruire della terapia con CFTR modulatori. Nel 2022, il 40% circa dei soggetti italiani è in terapia con Kaftrio.
Funzione polmonare (FEV1 % del predetto): uno dei dati più interessanti del report 2022 è il miglioramento della funzione respiratoria in tutte le fasce d’età dai 15 ai 45 anni rispetto agli anni precedenti, miglioramento ottenuto grazie all’uso più esteso della terapia CFTR modulatrice. Nessun paziente di età pediatrica ha una grave compromissione della funzione respiratoria (FEV1 <40% predetto), mentre meno del 10% (rispetto al 15% nel 2016) dei soggetti adulti ha un FEV1 <40% predetto.
Stato nutrizionale: i dati sulla nutrizione nei soggetti italiani con FC presenti nel RIFC sono stati estesamente studiati e presentati in un recente lavoro pubblicato, questo, a cui si rimanda per approfondire. Nella popolazione pediatrica, il 5% presenta una malnutrizione (z-score di IMC <2 DS). Nella popolazione adulta le elaborazioni condotte documentano la stretta diretta correlazione fra stato nutrizionale e funzione respiratoria, con FEV 1 medio inferiore alla norma (70%) per soggetti con IMC <18,5.
Complicanze: la patologia epatica associata a FC (CFLD) risulta la complicanza più frequente ed è presente nel 21,2% della popolazione sotto i 18 anni e nel 41,3% degli adulti, in modico aumento rispetto agli anni precedenti. Nessuna modifica rispetto agli anni precedenti è avvenuta nella frequenza di diabete (CFRD), presente nel 24,2% dei soggetti adulti.
Trapianto: negli anni 2021-22 sono stati registrati solo 28 trapianti bi-polmonari (15 e 13 rispettivamente), in netta riduzione rispetto al periodo precedente (47 nel 2019 e 17 nel 2020). Il range d’età dei soggetti trapiantati nei due anni è compreso fra 15,5 e 62,5 anni, mentre il tempo mediano d’attesa in lista si conferma inferiore ai 12 mesi anche nel periodo preso in esame.
Microbiologia: per quanto riguarda la presenza cronica di Pseudomonas aeruginosa, questa appare in riduzione rispetto agli anni precedenti, sia nella popolazione pediatrica che adulta: rispettivamente 6,5% e 36%.
Mortalità: nel biennio 2021-2022, sono deceduti 34 soggetti (19 maschi), anche questo dato è in riduzione rispetto al biennio precedente (51 pazienti deceduti). Sono stati registrati due decessi nella fascia d’età 7-17 anni, documentando come il decesso in età pediatrica sia ormai un evento raro.
L’età mediana al decesso è stata di 43,7 anni nel 2021 e di 46 anni nel 2022. Escludendo i trapiantati, il tasso grezzo di mortalità è pari al’1,3 per mille nel 2022. La causa principale di morte è sempre l’insufficienza respiratoria (6 soggetti, 31,58% nel 2022). Dieci soggetti sono mancati per cause «non inerenti alla fibrosi cistica», la metà di questi per tumori. Le «complicanze» post trapianto hanno portato al decesso due soggetti.
Il Report 2021-2022 del Registro Italiano della Fibrosi Cistica: cambiamenti significativi nella composizione e nello stato di salute della popolazione italiana con fibrosi cistica
Recentemente è stato pubblicato il Report 2021-2022 del Registro Italiano Fibrosi Cistica (RIFC), che presenta i dati dei pazienti seguiti presso i Centri Regionali di Riferimento e i Centri di Supporto per la fibrosi cistica italiani. Si può consultare qui.
Il RIFC si fonda su un accordo di collaborazione scientifica fra i Centri Regionali di Riferimento (CRR), i Centri di Supporto (CS) per la fibrosi cistica siti sul territorio italiano e riconosciuti dalla Legge 548/93, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, la Società Italiana per lo studio della FC (SIFC) e la Lega Italiana FC OdV (LIFC). Il Registro contribuisce all’analisi delle tendenze di medio e lungo periodo nelle caratteristiche clinico-epidemiologiche della FC, alla identificazione delle necessità assistenziali sul territorio nazionale, al confronto con i dati epidemiologici internazionali. Inoltre partecipa alle attività del European Cystic Fibrosis Patients’ Registry (il Registro Europeo della Società Europea FC), condividendo i dati Italiani per studi scientifici sulla totale popolazione europea e internazionale.
La copertura del Registro nazionale è stimata superare il 95% dei pazienti totali, infatti un totale di 29 Centri FC italiani su 31 partecipano alla raccolta dati. Oltre ai dati dei pazienti che non hanno firmato il consenso per la condivisione dei loro dati, anche in questo report mancano purtroppo i dati dei pazienti seguiti presso i centri per la FC della Sardegna. Dal prossimo anno, però, i report potranno presentare anche i dati di questi pazienti, poiché nel corso del 2024 è iniziata la collaborazione fra il Centro di Cagliari e il RIFC per l’inserimento dei pazienti da loro seguiti.
Per capire a fondo il significato dei dati che vengono presentati nel report, è bene chiarire che anche se nel RIFC vengono inseriti i dati di soggetti con diagnosi di CFTR-Related Disorder e di bambini positivi allo screening neonatale, ma con diagnosi non certa (CFSPID), nel report vengono presentate ed elaborate le informazioni dei soggetti con diagnosi di FC confermata e che abbiano acconsentito alla condivisione dei dati propri o del proprio familiare, firmando il consenso informato.
Dopo la presentazione dei 29 CRR e CS che contribuiscono al RIFC e una Tabella riassuntiva delle principali informazioni riferite alla popolazione censita negli anni 2021 e 2022, il report è suddiviso in 10 sezioni: Demografia, Diagnosi, Nuove diagnosi, Genetica, Funzione Respiratoria, Nutrizione, Complicanze, Trapianti, Microbiologia, Mortalità, che presentano ognuna l’approfondimento dei diversi aspetti epidemiologici della popolazione FC Italiana.
I dati presenti nel Report
Vediamo in dettaglio i dati che rispecchiano i cambiamenti più significativi registrati nel 2022.
L’età mediana al decesso è stata di 43,7 anni nel 2021 e di 46 anni nel 2022. Escludendo i trapiantati, il tasso grezzo di mortalità è pari al’1,3 per mille nel 2022. La causa principale di morte è sempre l’insufficienza respiratoria (6 soggetti, 31,58% nel 2022). Dieci soggetti sono mancati per cause «non inerenti alla fibrosi cistica», la metà di questi per tumori. Le «complicanze» post trapianto hanno portato al decesso due soggetti.