Prima domanda. A che classi appartengono le seguenti mutazioni: DF508/711+5G>A?
Seconda domanda. I risultati del test sudore di mio figlio con fibrosi cistica sono: ad un mese di vita, cloro 97-99 meq/kg; ripetuto a tre anni, cloro 104 meq/L. Se ho ben capito la forma di fibrosi cistica con suff scienza pancreatica corrisponde ad un test del sudore con concentrazione di cloro non elevata. Però mio figlio ha sufficienza pancreatica ed ha i dati del sudore sopra riportati.
La mutazione DF508 appartiene alla classe II delle mutazioni del gene CFTR. Non siamo in grado di dire a che classe appartenga la mutazione 711+5G>A. Sappiamo che è mutazione del tipo “splicing” (1) e le mutazioni “splicing”, a seconda del difetto che comportano nella proteina CFTR, possono essere incluse talora nella classe I e talora nella classe V: per saperlo occorrerebbe proprio uno studio di quanta e quale proteina CFTR viene prodotta da questa mutazione, cioè uno studio di “espressione funzionale”, che non abbiamo trovato per tale mutazione.
La 711+5G>A è mutazione segnalata per la prima volta nel 1993 da ricercatori italiani: il soggetto in cui è stata identificata era un ragazzo con genotipo DF508/ 711+5G>A (uguale quindi a quello della domanda), che all’età di 13 anni aveva test del sudore con cloro a 94 mmol/l e insufficienza pancreatica. E’ mutazione non rara nelle popolazioni ispaniche americane e anche in Italia, in particolare in pazienti FC del Veneto e Trentino AltoAdige, raggiunge una frequenza di quasi il 3 % (1). Tre soggetti, sempre con genotipo DF508/ 711+5G>A, descritti nello stesso lavoro avevano all’età di 12 anni insufficienza pancreatica. Non possiamo portare conclusioni definitive in base ad un numero di casi così modesto, anche se saremmo tentati di ipotizzare che questo genotipo si accompagni abitualmente ad insufficienza pancreatica.
Per quanto riguarda il livello elevato del cloro nel sudore e la sufficienza pancreatica, per trovare gli elementi di coerenza o incoerenza tra i due dati, dobbiamo analizzarli entrambi con spirito critico, quindi:
1) E’ vero che i soggetti con sufficienza pancreatica hanno mediamente valori di cloro e sodio nel sudore inferiori a quelli dei soggetti con insufficienza pancreatica. Ma la media è un dato statistico che deriva dall’insieme di soggetti, tra cui alcuni hanno valori elevati di cloro ed altri valori più bassi. Quindi, non possiamo prendere il valore del test del sudore come argomento assoluto di coerenza o incoerenza con lo stato di sufficienza pancreatica.
2) La presenza di sufficienza pancreatica a 3 anni sta ad indicare che c’è almeno una parte di pancreas che funziona. Però, se la mutazione 711+5G>A fosse una mutazione di classe I (impedisce la sintesi di proteina CFTR) e quindi severa riguardo al pancreas, questa condizione di sufficienza pancreatica potrebbe essere transitoria. Una recente ricerca (2) indicava come il passaggio dalla sufficienza all’insufficienza in un numeroso gruppo di bambini diagnosticati alla nascita per screening (con due mutazioni “severe” nel genotipo) sia avvenuto ad un’età mediana di 12 mesi, ma con intervallo compreso fra 2 e 56 mesi. Solo in circa il 10% dei malati FC la funzione del pancreas si mantiene ad un livello sufficiente per tutta la vita: questi malati hanno almeno una mutazione “lieve” nel genotipo (potrebbe esserlo la 711+5G>A se appartenesse alla classe V delle mutazioni).
3) Sul piano pratico è opportuno monitorare periodicamente (ad intervalli suggeriti dal medico) la situazione pancreatica con un semplice esame degli enzimi pancreatici nelle feci (chimotripsina fecale o elastasi 1 fecale).
1. Bonizzato A et all “Analysis of the complete coding region of the CFTR gene in a cohort of CF patients from north-eastern Italy: identification of the 90% of the mutations” Hum Genet 1995; 95(4):397-402
2. “Fibrosi cistica senza insufficienza pancreatica: il pancreas si manterrà sempre funzionante?” Progressi di ricerca, 07/04/09