Echi dal 21° Seminario di primavera FFC Ricerca – Domande e Risposte
13 Luglio 2023
Autore: Dott. Cesare Braggion, Direzione scientifica FFC Ricerca
1) Quando iniziare ad assumere il Kaftrio in età pediatrica?
Buongiorno, sono la mamma di un bimbo di circa 5 anni. In base alle indicazioni cliniche Kaftrio può essere assunto a partire dai 6 anno di età (almeno per ora). Ad oggi mio figlio sta bene e non ha mai avuto episodi di bronchiti o polmoniti e conserva una capacità polmonare perfetta, anche se purtroppo ha presenza di Pseudomonas, detto ciò: è indicato iniziare la terapia con Kaftrio visto gli effetti collaterali, elencati anche al seminario di oggi?
Per fare delle valutazioni, occorre tener presente sia l’efficacia del Kaftrio, dimostrata a breve termine in adolescenti e adulti, sia il suo profilo di sicurezza, che comprende un numero maggiore di effetti collaterali rispetto a quanto emerso negli studi clinici di fase 3 della durata di 6 mesi. Certamente ancor oggi l’impatto dei benefici raggiunti, basti pensare all’incremento del numero delle donne che hanno portato a termine la gravidanza e a coloro che sono usciti dalla lista d’attesa per il trapianto polmonare, è superiore agli effetti collaterali registrati, seppur alcuni di questi devono trovare la loro giustificazione. Occorre anche considerare che non conosciamo ancora la sua efficacia e gli effetti avversi prodotti, quando il farmaco è assunto per almeno 4 anni. Inoltre, non conosciamo ancora l’impatto del farmaco in età pediatrica: è necessario stabilire cosa si modifica nella presenza cronica dei batteri più comuni, se la struttura dei polmoni è preservata, se lo stato nutrizionale migliora non solo per la massa magra ma anche per la statura, se l’impatto sul fegato è assente o comunque contenuto, se i disturbi a carico del sistema nervoso centrale si manifestano e con quale entità. Il bilancio perciò da fare in età pediatrica tra potenziali effetti positivi e potenziali effetti negativi è delicato e deve considerare la situazione clinica del bambino, il più possibile ben dettagliata, ma anche tutti gli aspetti sopra indicati. Con il medico occorre discutere di tutti questi aspetti. Quando la situazione clinica è ottima/buona per tutti i principali aspetti, a nostro parere, conviene attendere di conoscere i risultati ottenuti in età pediatrica, che si dovrebbero consolidare nei prossimi 2-3 anni.
2) Gli effetti del Kaftrio su FEV1 e test del sudore
Buongiorno, sono sotto trattamento con Kaftrio da più di un anno e i test del sudore che ho eseguito durante il follow-up non hanno evidenziato una significativa variazione della concentrazione di cloro nel sudore rispetto al test pre-Kaftrio. Pre-Kaftrio 108 mmol, tre mesi Kaftrio 108 mmol, nove mesi Kaftrio 102 mmol. Nonostante ciò io mi sento molto meglio. La mia FEV1 è aumentata da 89 a 109%. Nei dati presentati al XXI Seminario di primavera è emerso che la diminuzione di cloro nel sudore è stata mediamente di 30-40 mmol. Com’è possibile che il farmaco funzioni nonostante i risultati del test del sudore siano rimasti pressoché costanti? La quantità del cloro nel sudore non dovrebbe essere un indice di ciò che sta avvenendo a livello cellulare e della quantità di proteina che raggiunge la membrana e che funziona? C’è una correlazione tra il tipo di mutazione e l’effetto di Kaftrio sulla diminuzione di cloro nel sudore? Le mie mutazioni sono F508del e N1303K, quest’ultima potrebbe essere collegata al fatto che il test del sudore non sia variato? Aspetto una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
La sua domanda è molto interessante e così gli spunti che suggerisce, come per esempio il ruolo del tipo di mutazioni associate a F508del. Al momento non abbiamo una risposta al suo quesito. Questa situazione riguarda anche altre persone con fibrosi cistica che hanno avviato la somministrazione del farmaco, anche se non ne conosciamo il numero. Stiamo raccogliendo informazioni sulla risposta al farmaco per i diversi aspetti, compreso il test del sudore, nei due studi di post-marketing promossi e finanziati da FFC Ricerca. Le prime informazioni saranno disponibili entro la fine di quest’anno e quelle più decisive a definire la responsività al Kaftrio tra 2-3 anni.
Echi dal 21° Seminario di primavera FFC Ricerca – Domande e Risposte
1) Quando iniziare ad assumere il Kaftrio in età pediatrica?
Buongiorno, sono la mamma di un bimbo di circa 5 anni. In base alle indicazioni cliniche Kaftrio può essere assunto a partire dai 6 anno di età (almeno per ora). Ad oggi mio figlio sta bene e non ha mai avuto episodi di bronchiti o polmoniti e conserva una capacità polmonare perfetta, anche se purtroppo ha presenza di Pseudomonas, detto ciò: è indicato iniziare la terapia con Kaftrio visto gli effetti collaterali, elencati anche al seminario di oggi?
Per fare delle valutazioni, occorre tener presente sia l’efficacia del Kaftrio, dimostrata a breve termine in adolescenti e adulti, sia il suo profilo di sicurezza, che comprende un numero maggiore di effetti collaterali rispetto a quanto emerso negli studi clinici di fase 3 della durata di 6 mesi. Certamente ancor oggi l’impatto dei benefici raggiunti, basti pensare all’incremento del numero delle donne che hanno portato a termine la gravidanza e a coloro che sono usciti dalla lista d’attesa per il trapianto polmonare, è superiore agli effetti collaterali registrati, seppur alcuni di questi devono trovare la loro giustificazione. Occorre anche considerare che non conosciamo ancora la sua efficacia e gli effetti avversi prodotti, quando il farmaco è assunto per almeno 4 anni. Inoltre, non conosciamo ancora l’impatto del farmaco in età pediatrica: è necessario stabilire cosa si modifica nella presenza cronica dei batteri più comuni, se la struttura dei polmoni è preservata, se lo stato nutrizionale migliora non solo per la massa magra ma anche per la statura, se l’impatto sul fegato è assente o comunque contenuto, se i disturbi a carico del sistema nervoso centrale si manifestano e con quale entità. Il bilancio perciò da fare in età pediatrica tra potenziali effetti positivi e potenziali effetti negativi è delicato e deve considerare la situazione clinica del bambino, il più possibile ben dettagliata, ma anche tutti gli aspetti sopra indicati. Con il medico occorre discutere di tutti questi aspetti. Quando la situazione clinica è ottima/buona per tutti i principali aspetti, a nostro parere, conviene attendere di conoscere i risultati ottenuti in età pediatrica, che si dovrebbero consolidare nei prossimi 2-3 anni.
2) Gli effetti del Kaftrio su FEV1 e test del sudore
Buongiorno, sono sotto trattamento con Kaftrio da più di un anno e i test del sudore che ho eseguito durante il follow-up non hanno evidenziato una significativa variazione della concentrazione di cloro nel sudore rispetto al test pre-Kaftrio. Pre-Kaftrio 108 mmol, tre mesi Kaftrio 108 mmol, nove mesi Kaftrio 102 mmol. Nonostante ciò io mi sento molto meglio. La mia FEV1 è aumentata da 89 a 109%. Nei dati presentati al XXI Seminario di primavera è emerso che la diminuzione di cloro nel sudore è stata mediamente di 30-40 mmol. Com’è possibile che il farmaco funzioni nonostante i risultati del test del sudore siano rimasti pressoché costanti? La quantità del cloro nel sudore non dovrebbe essere un indice di ciò che sta avvenendo a livello cellulare e della quantità di proteina che raggiunge la membrana e che funziona? C’è una correlazione tra il tipo di mutazione e l’effetto di Kaftrio sulla diminuzione di cloro nel sudore? Le mie mutazioni sono F508del e N1303K, quest’ultima potrebbe essere collegata al fatto che il test del sudore non sia variato? Aspetto una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo.
La sua domanda è molto interessante e così gli spunti che suggerisce, come per esempio il ruolo del tipo di mutazioni associate a F508del. Al momento non abbiamo una risposta al suo quesito. Questa situazione riguarda anche altre persone con fibrosi cistica che hanno avviato la somministrazione del farmaco, anche se non ne conosciamo il numero. Stiamo raccogliendo informazioni sulla risposta al farmaco per i diversi aspetti, compreso il test del sudore, nei due studi di post-marketing promossi e finanziati da FFC Ricerca. Le prime informazioni saranno disponibili entro la fine di quest’anno e quelle più decisive a definire la responsività al Kaftrio tra 2-3 anni.