Lo studio si proponeva di valutare la sensibilità della risonanza magnetica (RMI) per misurare le variazioni della struttura del polmone in pazienti con FC trattati con farmaci modulatori di CFTR. Nello studio sono stati inclusi 25 pazienti in cura presso il Centro Fibrosi Cistica della Regione Lombardia. I dati clinici e le immagini di RMI sono state raccolte in un periodo di 4 anni, prima e durante la terapia, per un totale di 157 immagini analizzate. Tutte le informazioni sono state raccolte in un database e rielaborate mediante lo sviluppo di algoritmi dedicati. Lo studio mostra una buona correlazione tra i dati ottenuti con la RMI e quelli di funzionalità respiratoria acquisiti durante la terapia, con un miglioramento sia dei risultati dei test spirometrici sia della ventilazione quantificata mediante RMI. I risultati suggeriscono che la RMI potrebbe rappresentare una tecnica più precisa per il monitoraggio della risposta individuale al trattamento con i farmaci modulatori, poiché risulta sensibile alle alterazioni locali del polmone. Questa tecnica, inoltre, rappresenta il vantaggio di non esporre il paziente a radiazioni ionizzanti come quelle prodotte dalle radiografie ai raggi X che possono essere dannose per le cellule e interferire con il DNA. Studi ulteriori con una raccolta più ampia di dati potrebbero portare a valutare l’efficacia locale dei trattamenti farmacologici.
The aim of the study was to evaluate the sensitivity of magnetic resonance imaging (MRI) to local lung changes in patients treated with CFTR modulators. Among the patients treated at the Cystic Fibrosis Center of the Lombardy Region, 25 were included in the study. Clinical data and MRI images were collected over a 4-year period, before and during therapy, and a total of 157 MRIs were analyzed. The data were collected in a database and analyzed through the development of dedicated algorithms. The study shows a good correlation between MRI and respiratory function data during therapy, with an improvement in both spirometry test results and MRI quantified ventilation. The results suggest that MRI could represent a more precise technique for monitoring the individual response to treatment, sensitive to local lung alterations, without exposing the patient to ionizing radiation, like those generated by X-rays. Further studies with a larger dataset could lead to an evaluation of the local efficacy of drug treatments.