Il problema che pongo è il seguente: a carico di chi corre l’obbligo di revisione dello stato di invalidità a fini assistenziali? Secondo me, alla Commissione ASL: nel momento in cui l’ ASL predispone una revisione a scadenza certa ha l’obbligo di legge di convocare in tempo utile il cittadino, in quanto si tratta di una revisione passiva (vedi la norma che disciplina le revisione INAIL). In base a quale legge dello Stato o Sentenza il cittadino invalido o inabile deve preoccuparsi di fare la domanda per essere revisionato (magari corre il rischio anche di vedersi sospendere il beneficio), solo per ovviare ad un’evidente omissione da parte delle ASL (e questo, nonostante l’INPS in molti casi invii alle ASL con molto anticipo lo scadenzario relativo alle prestazioni in pagamento).
A questa questione l’Ufficio Invalidi Civili dell’ASL 20 di Verona, da me consultata, risponde telefonicamente che, in base alla legge 295/90, se è in causa un beneficio economico, sarà l’Unità Operativa Invalidi Civili a far richiamare il cittadino per la revisione. In mancanza di benefici economici invece, e per la legge 104/92, è il cittadino stesso che si deve preoccupare di chiedere la revisione. Secondo lo stesso Ufficio Invalidi interpellato, l’INPS non avvisa in anticipo relativamente al blocco del pagamento, ma lo blocca e basta. Sono risposte date da uno sportello: c’è timore che telefonando ad un altro sportello si potrebbero avere risposte anche diverse da questa. Questa risposta tuttavia va considerata come operativa e contestuale all’ASL 20 di Verona.
Quanto all’applicazione di principi, di cui pure parla la domanda, temo che ci vogliano sentenze. Ed anche con tante sentenze, l’ltalia è sempre imprecisa e non raramente iniqua… Ma forse quello della revisione è un piccolo problema se rapportato ad altri che le persone disabili debbono affrontare e subire.
La legge 295/90 sarà valida fino al 31.12.09. Poi la legge anticrisi del ministro Brunetta darà all’INPS la priorità e la centralità nelle procedure per l’invalidità civile.
