Buongiorno, mia figlia con FC soffre di grave poliposi nasale recidivante. Mi chiedevo se i nuovi farmaci tipo l’Omalizumab possano trovare indicazione. Grazie.
La poliposi nasale è presente in circa il 40% dei pazienti FC, compare anche in giovane età con frequenza non correlata alla gravità dell’interessamento polmonare o alla condizione di insufficienza pancreatica. La poliposi nasale causa sintomi riferibili a problemi delle alte vie respiratorie e talora può essere fattore predisponente alla comparsa di infezioni broncopolmonari. È quindi opportuno monitorare, anche con indagini endoscopiche, la comparsa e l’evoluzione di questo problema. A tutt’oggi, lavaggi nasali e corticosteroidi per via nasale sono i provvedimenti farmacologici consigliati e, se il trattamento medico non è efficace, è necessario procedere all’asportazione chirurgica per via endoscopica.
Omalizumab è un farmaco biologico e fa parte della categoria degli anticorpi monoclonali, composti sintetizzati in laboratorio con tecnologie basate su DNA ricombinante. Presenta un’affinità altamente specifica per ostacolare l’attività degli anticorpi IgE scatenanti l’asma di tipo allergico, che è, di fatto, l’indicazione più accreditata per l’uso di questa terapia.
Recentemente, un articolo scientifico (questo) ha raccolto i dati presenti in letteratura sui farmaci biologici e ha ipotizzato che Omalizumab possa essere efficace anche nel trattamento della rinosinusite cronica associata a poliposi nasale.
Per quanto riguarda l’uso di Omalizumab in fibrosi cistica, un articolo italiano (questo) ne ha evidenziato la crescente prescrizione in pazienti affetti da aspergillosi broncopolmonare allergica (ABPA), pur sottolineando che non esistono, a oggi, evidenze sulla sua efficacia e sicurezza.
Non sono presenti in letteratura testimonianze riferite all’uso di Omalizumab o altri anticorpi monoclonali in pazienti affetti da poliposi nasale in FC, né sono in corso trial clinici al riguardo. Su queste basi, essendo comunque gli anticorpi monoclonali non del tutto liberi da effetti collaterali, non ci sembra prudente consigliare l’uso di questi farmaci a fronte di un simile quadro clinico.
