Il progetto prosegue gli studi iniziati con FFC#16/2016, FFC#22/2017 e FFC#23/2019 sull’uso dei batteriofagi (o fagi) per combattere le infezioni batteriche in alternativa ai trattamenti antibiotici. La terapia fagica ha acquisito crescente interesse negli ultimi anni a causa della diffusione di infezioni batteriche multiresistenti. La terapia fagica si è già dimostrata efficace in agricoltura e veterinaria e nei Paesi dell’Est europeo viene comunemente usata anche nell’uomo per il trattamento di infezioni batteriche. Negli ultimi decenni anche nel mondo occidentale sono stati condotti alcuni studi clinici e trattamenti compassionevoli nell’uomo che, accanto ai promettenti risultati, hanno richiamato l’attenzione su alcune questioni legate all’uso dei batteriofagi nei trattamenti terapeutici umani. Il gruppo di ricerca di questo progetto ha precedentemente sviluppato una miscela di quattro batteriofagi, chiamata CK4, in grado di trattare le infezioni da Pseudomonas aeruginosa nel pesce zebra (zebrafish), usato come modello sperimentale di fibrosi cistica (FC). I ricercatori hanno inoltre dimostrato che i batteriofagi generano un’azione antinfiammatoria sia in zebrafish sia in cellule umane FC con mutazione F508del a carico di CFTR. Questo progetto si propone di approfondire alcuni meccanismi della terapia fagica, tra cui la localizzazione dei fagi dopo il trattamento dei modelli sperimentali, come viene attivata la cascata antinfiammatoria nei modelli sperimentali e come avviene la modulazione del sistema immunitario dell’ospite.
The research group continues its studies on the use of bacteriophages in phage therapy to fight bacterial infections as an alternative to antibiotic treatments, after previous funding (FFC#23/2019, FFC#22/2017, FFC#16/2016). Phage therapy has gained increasing interest in recent years due to the spread of multidrug-resistant bacterial infections (MDRs). Phage therapy applied in agriculture and veterinary medicine has proved effective, and in Eastern European countries it is also commonly used for the treatment of bacterial infections in humans as well. In recent decades, some clinical trials and compassionate treatments have also been conducted in humans in the Western world, which have shown that phage therapy could be introduced into standard therapeutic protocols. However, there are still numerous issues regarding the use of phages in human therapeutic treatments. The research team developed a four-phage cocktail (CK4) capable of treating Pseudomonas aeruginosa infections in a zebrafish (zebrafish) model of cystic fibrosis. The team also demonstrated that phages generate anti-inflammatory action in both zebrafish and human cells with the F508del CFTR mutation. This project aims to analyze some unclear points regarding phage therapy, such as the localization of phages when injected into experimental models, which phage proteins activate the anti-inflammatory cascade in experimental models and why phages cause modulation of the host immune system.