Sono stati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate gli elenchi dei beneficiari del 5×1000 della dichiarazione 2021 fatta sui redditi 2020.
Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica si conferma al 53° posto su oltre 72mila enti ammessi quest’anno (aumentati del + 5,1% rispetto all’anno precedente).
In calo invece il numero delle preferenze espresse dai contribuenti a favore di FFC Ricerca, pari a 19.597 (- 5,4%) per una raccolta di 765.204 euro (- 6,4%).
Questi ultimi dati sono peraltro in linea con l’andamento evidenziato a livello nazionale. Come riporta il sito vita.it, per il secondo anno consecutivo sono diminuiti gli italiani che hanno scelto a chi destinare il proprio 5×1000 dell’IRPEF: lo hanno fatto solo in 16 milioni su 42 milioni di dichiarazioni dei redditi.
A questo si aggiunge l’impatto del Covid, che si è fatto sentire sia sul numero delle dichiarazioni fatte, quasi l’1% in meno rispetto all’anno precedente, sia sul reddito imponibile, che è diminuito.
Il consolidamento e l’allargamento della base di persone che sostengono Fondazione è di vitale importanza per assicurare la disponibilità di fondi da assegnare allo sviluppo della ricerca in fibrosi cistica.
Il 5×1000 è un mezzo efficace e a costo zero per sostenere questa causa e far sì che tutti i malati di fibrosi cistica possano presto contare su una cura. È una quota di imposta a cui lo Stato rinuncia a favore della Rete Sociale, che, con la semplice indicazione di una preferenza, permette di finanziare la ricerca.
Ciascuno di noi quindi, senza alcuna fatica, può fare la differenza.
In occasione della tua prossima dichiarazione dei redditi, firma e scrivi il codice fiscale 93100600233 nella categoria “Finanziamento della ricerca scientifica e della Università” nella sezione “Scelta per la destinazione del Cinque per Mille dell’IRPEF” dei modelli per la dichiarazione dei redditi e invita i tuoi amici e conoscenti a fare lo stesso.
Unisciti a FFC Ricerca per trovare una cura per tutti i malati ancora orfani di terapia.
Come destinare il 5×1000 a FFC Ricerca.
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