Buonasera, sia io che mia moglie abbiamo fatto la terza dose di vaccino anti COVID-19. Andiamo a lavoro continuando ad adottare tutte le precauzioni del caso. La nostra bambina di quasi tre anni è affetta da FC e, da quando ha due anni, prende Kalydeco.
Volevamo sapere: nel caso in cui dovessimo contrarre il COVID-19 in forma lieve, la carica virale potenzialmente trasmissibile sarebbe bassa o non dipenderebbe dalla forma in cui l’avremmo contratta? Grazie.
Secondo i dati recentemente pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, la percentuale di soggetti vaccinati con terza dose (richiamo o booster) contagiati dal virus del COVID-19 è stata pari a meno dello 0,2% (0,185%). A fronte di questa bassa possibilità di essere infetto e quindi contagioso, diventa però più difficile ricostruire sui dati a oggi disponibili la probabilità che un infetto asintomatico possa contagiare un altro soggetto.
Due sono le variabili che hanno un ruolo nel determinare la condizione di asintomatico: la carica virale e la risposta anticorpale del singolo, che è ovviamente molto migliorata nel caso dei vaccinati. Non può quindi essere affermato con certezza che un asintomatico positivo per COVID-19 non possa essere fonte di contagio.
Comunque, pensiamo che due genitori vaccinati con terza dose e che seguono tutte le precauzioni consigliate anche per la popolazione generale, devono vivere con serenità la convivenza con la loro bambina, anche se affetta da fibrosi cistica. È’ stata infatti confermata la percezione iniziale che i soggetti affetti da fibrosi cistica, a parità di età, non si comportano differentemente dalla popolazione generale. Quindi, una bambina di tre anni anche qualora fosse contagiata, con ogni probabilità non andrebbe incontro a problemi importanti. Ovviamente il consiglio è quello di vaccinare la bambina appena sarà possibile per i soggetti della sua età, di cercare di frequentare oltre ai genitori un numero limitato di persone e di evitare i luoghi affollati, soprattutto se al chiuso.