Secondo le informazioni fornite dall’azienda Vertex, l’Agenzia Europea per il Farmaco (EMA) ha deciso di estendere l’uso di Kaftrio (elexacftor + tezacftor + ivacaftor) ai soggetti di età uguale o superiore ai 12 anni con una sola copia della mutazione F508del e qualsiasi mutazione come seconda. Attendiamo ora di avere conferma dei contenuti dettagliati di questa decisione dai documenti ufficiali di EMA.
La decisione quindi modificherebbe l’indicazione precedente di Kaftrio, che riservava il farmaco a un gruppo più ristretto di soggetti, sempre a partire dai 12 anni ma con due copie di F508del oppure con una copia di F508del e come seconda una mutazione con funzione minima.
EMA stabilisce le indicazioni del farmaco e ne autorizza la commercializzazione in Europa. Non entra nel merito del suo costo, che viene trattato da ogni singola nazione europea con l’azienda produttrice, con negoziazioni che tengono conto delle diverse realtà sanitarie.
Ci auguriamo che la decisione di EMA influisca positivamente sul negoziato in corso fra AIFA e Vertex, in modo che anche per i malati italiani venga estesa l’indicazione di Kaftrio, e sia raggiunto un accordo che permetta al nostro Servizio Sanitario Nazionale di sostenere il costo del farmaco.