Usando la stessa mascherina FFP2 molto a lungo, la CO2 del respiro può accumularsi in essa? E se è così, costituisce pericolo? La si può lavare e riutilizzare come quelle definite lavabili? Spero possiate darmi un chiarimento anche se questo argomento esula dal vostro campo. Grazie.
L’uso prolungato e frequente della mascherina del tipo FFP2 è associato ad alcuni problemi. Tra i più frequenti, si possono citare: autocontaminazione a causa della manipolazione della maschera da mani contaminate; possibile sviluppo di lesioni cutanee facciali; difficoltà in ambienti caldi e umidi, soprattutto in chi usa gli occhiali che spesso tendono a appannarsi.
Tra questi effetti collaterali non è però compresa la possibilità di causare difficoltà respiratoria a causa di ridotta disponibilità di ossigeno e di aumento dell’anidride carbonica. Sia l’ossigeno che l’anidride carbonica, infatti, sono molecole molto piccole che passano facilmente attraverso i tessuti, a differenza delle goccioline presenti nell’aria (droplets) eventualmente contenenti il virus. La percepita difficoltà respiratoria, quindi, è solo una sensazione puramente soggettiva.
A conferma di quanto detto, uno studio su pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) ha indagato l’argomento e ha evidenziato che, anche nei pazienti con insufficienza polmonare, le variazioni degli scambi gassosi indossando la mascherina sono insignificanti.
La mascherina FFP2 non è lavabile e deve essere cambiata molto spesso soprattutto se usata per tempo prolungato, se si vuole mantenere inalterata la sua proprietà di barriera contro il virus.