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22 Febbraio 2021

Insufficienza pancreatica in seguito a intervento chirurgico per pancreatite cronica calcifica

Autore: Daniela
Domanda

Sono stata sottoposta a pancraticodigiunostomia perché affetta da pancreatite cronica calcifica. Un primo farmaco, non ricordo il nome, non funzionava, poi mi hanno dato il Creon 10000 U e ha fatto effetto (dovevo assumere circa 17 Creon al dì). Ora non lo produrranno per un anno, cosa devo fare o prendere per continuare a vivere?

Risposta

Chi pone la domanda è in una condizione di insufficienza pancreatica esocrina dovuta a un intervento chirurgico (pancreaticodigiunostomia) che ha coinvolto il pancreas affetto da pancreatite cronica calcifica. Assumeva il Creon in forma di capsule da 10000 U, contenenti cioè 10000 Unità (misura internazionale) di Lipasi, l’enzima che il pancreas operato non produce più ed è indispensabile per la digestione dei cibi grassi.

La risposta è che, per quanto a volte possano esserci differenze di biodisponibilità tra i preparati, cioè di rilascio effettivo degli enzimi nell’intestino dove devono agire, il preparato da 10000 U che non riesce a reperire può essere sostituito dal Creon 25000 U o addirittura con quello da 35000 U. Questo comporta una conseguente proporzionale riduzione delle capsule da assumere. Perciò, per esempio, se il compenso sembrava adeguato con 17 capsule da 10000 U, potrà assumerne circa 8 da 25000 U oppure circa 6 da 35000 U.

G. Borgo


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