Come fa il clinico FC oggi a ideare e costruire un progetto di ricerca ? Come fa a sapere se il problema che intravvede nella sua attività ha già avuto una risposta seria, basata su evidenze scientifiche, oppure merita l’investimento di una ricerca? Può a volte accadere che si trovi in difficoltà ad accettare proposte terapeutiche empiriche, magari portate dagli stessi pazienti, perché non esistono informazioni scientifiche sufficienti che le supportino?
Sappiamo dalla letteratura scientifica che esiste ancora un divario notevole fra le decisioni terapeutiche che il medico è chiamato a prendere e le prove scientifiche che debbono provare la loro validità. Al medico, all’infermiere, all’operatore sanitario servono informazioni aggiornate, precise, vagliate da esperti, utili nel lavoro clinico quotidiano. Le stesse informazioni sono fondamentali se si tratta di stabilire una scala di priorità nelle ricerche e capire quali sono i temi dove ci sono meno evidenze e più incertezze.
Il Servizio Cystic Fibrosis DataBase (CFDB) è attivo e finanziato da Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica a partire dal 2012. Si tratta di una banca dati che classifica in un sistema ordinato e facilmente fruibile le pubblicazioni sull’efficacia degli interventi clinici in FC: Revisioni Sistematiche (RS) della letteratura scientifica, studi clinici condotti a termine e in corso, in totale oltre 1.500 pubblicazioni. Il database è strutturato in un sito web che viene messo gratuitamente a disposizione di tutta la Comunità Scientifica internazionale, all’indirizzo cfdb.eu. È coordinato da Roberto Buzzetti e con la collaborazione di Donatello Salvatore, Laura Minicucci, Valeria Raia, Natalia Cirilli, Daniele Alessio.
Riportiamo qui due tabelle con alcune informazioni interessanti: i contenuti del CFDB suddivisi per tipologia e il dato relativo agli utenti che hanno usufruito del servizio nell’ultimo anno, suddivisi per nazionalità. (Per ingrandire le tabelle cliccare sulle immagini).
Da quest’ultima, notiamo che gli accessi al database provengono prevalentemente da fuori Italia e questa internazionalità ci sembra un buon indicatore di qualità. Allo stesso tempo rivolgiamo un caldo invito a tutti i medici e operatori sanitari FC italiani a conoscerlo e frequentarlo di più.