Buona sera, siamo genitori di una bambina di 4 mesi alla quale, nel centro di FC di Firenze, è stata diagnosticata una possibile fibrosi cistica atipica. La bambina alla nascita ha avuto un valore IRT pari a 36 ng/ml e a seguito di questo abbiamo fatto 3 test del sudore che hanno avuto come risultato valori intorno a 45 mmol/L. Infine, un esame genetico alla bimba ha evidenziato questa combinazione: F508del and 5T-TG12.
Abbiamo poi scoperto, attraverso i test genetici fatti a noi genitori, che io ho il PolyT mentre mio marito è portatore sano della mutazione F508del.
La mia domanda è se ci sono casistiche con valori sopra descritti e genetica simili a mia figlia e soprattutto se ci sono decorsi clinici conosciuti per le femmine con questa particolare combinazione. Al momento la bambina sta benissimo e anche la crescita è sopra la media; l’esame delle feci ha dato valori nella norma. Grazie mille in anticipo e buon lavoro.
Invitiamo alla lettura di una risposta sullo stesso argomento già pubblicata (1). Non è una risposta recente, quindi siamo andati a rivedere la letteratura scientifica, ma non abbiamo trovato niente di nuovo, perciò riportiamo qui alcuni concetti importanti della precedente risposta.
In base ai dati dei registri malattia, sappiamo che l’incidenza delle forme classiche di FC appare simile fra maschi e femmine, in una parola nasce un ugual numero di bambini e bambine affetti da FC classica. Per quel che riguarda invece la prevalenza delle forme atipiche (intendendo con questo termine molto vago le forme di FC caratterizzate da decorso benigno, modesta tendenza alla progressione dei sintomi, spesso pancreas sufficiente), non ci sono studi epidemiologici cui riferirsi. Però le forme atipiche con una localizzazione a carico del solo apparato riproduttivo e un genotipo simile a quello della domanda (una mutazione CFTR su di un cromosoma e una combinazione di varianti del complesso poli-T e TGm sull’altro) sembrano essere caratteristica dei soggetti di sesso maschile.
La cosa è stata spiegata come dovuta a una particolare sensibilità dell’apparato riproduttivo maschile alla quantità di proteina CFTR difettosa presente a quel livello: basta solo una modesta diminuzione di CFTR, quale quella provocata da combinazioni genetiche particolari, ad alterare i dotti deferenti ancora nella fase di sviluppo embrionario. Il fatto è che non sappiamo quali possano essere i sintomi indotti nell’apparato riproduttivo femminile dallo stesso genotipo. Non ci sono casistiche nella popolazione femminile con genotipo F508del/5T-TG12. Ricerche di buon livello sull’argomento non sono mai state eseguite. Non sappiamo se anche l’apparato riproduttivo femminile abbia la stessa vulnerabilità di quello maschile nei confronti di CFTR difettosa: se ce l’avesse, quale sarebbe il tratto interessato, quali i disturbi? Un’ipofertilità legata a particolarità del muco cervicale, delle secrezioni uterine o tubariche?
Quindi dobbiamo ammettere che non ci sono conoscenze sufficienti per fare previsioni di fronte al genotipo F508del/5T-TG12 nel sesso femminile (2, 3): siamo nel quadro della “fibrosi cistica atipica”, come giustamente indicato dai medici curanti e i sintomi sono compresi in un range molto ampio, da molto poco-quasi niente a interessamento di più organi, seppure sempre in forma prevalentemente benigna e scarsamente evolutiva.
1) Con le stesse mutazioni e varianti che danno nell’uomo infertilità da assenza congenita dei dotti deferenti (CBAVD), come unica manifestazione FC, che sintomi si possono avere nella donna? 5/5/2014
2) Langfelder-Schwind E, Karczeski B, Strecker MN, Redman J, Sugarman EA, Zaleski C, Brown T, Keiles S, Powers A, Ghate S, Darrah R. Molecular testing for cystic fibrosis carrier status practice guidelines: recommendations of the National Society of Genetic Counselors.J Genet Couns. 2014 Feb;23(1):5-15
3) Langfelder-Schwind E, Kloza E, Sugarman E, Pettersen B, Brown T, Jensen K, Marcus S, Redman J; National Society of Genetic Counselors Subcommittee on Cystic Fibrosis Carrier Testing. Cystic fibrosis prenatal screening in genetic counseling practice: recommendations of the National Society of Genetic Counselors.J Genet Couns. 2005 Feb;14(1):1-15.