Buongiorno, sono una ragazza di 17 anni e un anno fa ho accusato vertigini, tachicardia e dispnea. Ho fatto accertamenti al cuore ed è risultato che non vi è nulla di strano, ma nonostante ciò la situazione non è cambiata, specialmente riguardo al fiato corto, che è costantemente presente. Inoltre, quando sto immersa in acqua per un po’, sin da piccola, ho sempre i polpastrelli delle mani raggrinzite, non ci ho mai dato particolare peso, tranne ora che è da qualche settimana che anche solo per lavarmi le mani noto che capita molto frequentemente. Premetto che sono sempre stata una persona che suda molto, da piccola non pesavo molto ma poi sono ingrassata. In famiglia, da quel che so, non penso ci siano casi di fibrosi cistica, almeno che i miei siano portatori sani e non lo sappiano. Scrivo qui perché con la mia famiglia non ho proprio un buon rapporto, inoltre sto accusando vari sintomi in questo periodo quindi non vogliono portarmi a fare anche questo tipo di accertamento perché pensano sia molto improbabile, quindi pongo qui la mia domanda. Grazie mille anticipatamente.
Pensiamo di non poter fornire suggerimenti molto utili ad affrontare i problemi di salute che la nostra interlocutrice ci comunica. Possiamo solo dire che non ci viene comunicata una valutazione del medico di fiducia cui l’interessata può liberamente rivolgersi. È importante infatti conoscere la valutazione oggettiva di quanto viene riferito come sintomo: per esempio bisognerebbe capire il riscontro oggettivo della dispnea o del fiato corto, anche perché è possibile rilevare con spirometria ed eventualmente con ossimetria lo stato effettivo della funzionalità polmonare. Ma soprattutto occorrerebbe una valutazione complessiva dello stato di salute correlato alla personalità di chi ci scrive. Dalla storia indicata non ci sembra vi siano elementi a forte sostegno dell’ipotesi di fibrosi cistica: il raggrinzimento della cute delle mani, come ampiamente scritto in “domande e risposte” su questo sito (cercare con il motore di ricerca), non è obbligatoriamente un segno della malattia: del resto questo è più facile nella stagione calda in cui si suda molto. Comunque, se chi ci scrive ha seri dubbi in proposito, il medico di fiducia può sempre prescrivere un test del sudore, che potrebbe essere dirimente.