È arrivato a Santiago de Compostela il 3 agosto dopo 2.502 kilometri, percorsi tutti rigorosamente a piedi in 80 giorni e 10 ore, avanzando per circa 40 kilometri al giorno, incrociando camminanti di 20 nazionalità diverse.
Si è concluso così il viaggio che Paolo Previato ha iniziato il 15 maggio scorso da Fumane, in provincia di Verona. Lo ha fatto in ricordo della giovane Francesca, che la fibrosi cistica ha portato via quando era poco più che adolescente, e a sostegno della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica.
«Il cammino simboleggia il senso di una vita – dice Paolo. Andare a piedi ti rallenta, ti porta a osservare le cose intorno, a rivalorizzare quelle essenziali. Sul Cammino sono ritornato a pensare che la vita e i rapporti con le persone potrebbero essere più semplici. Viviamo imprigionati nelle sovrastrutture e nell’idea di un mondo violento e intollerante, ma c’è ancora gentilezza intorno a noi. Indossavo la maglietta della Fondazione con lo slogan “la speranza si fa strada”. A chi si incuriosiva, raccontavo dell’impegno a sostegno della ricerca, la sola a potere avere l’ultima parola sulla malattia, e che negli ultimi 20 anni ha regalato ai pazienti affetti da fibrosi cistica 20 anni in più di vita».
Il viaggio è stato documentato da Paolo attraverso una serie di foto che ha raccolto in diversi momenti del Cammino. Gli scatti sono visibili online sul suo profilo Instragram paoloprev.