Presso il centro FC di Cleveland (Ohio) è stato condotto un trial controllato della durata di quattro anni per valutare l’efficacia dell’Ibuprofen, un antinfiammatorio (non cortisonico) che si prende per bocca, come terapia abituale della malattia polmonare FC. Poiché i risultati sono apparsi buoni, ma il numero dei pazienti arruolati nella ricerca era scarso, i ricercatori si sono rivolti alla CF Foundation e hanno fatto ricorso ai dati del Registro CFF per acquisire maggiori evidenze (1) .
Attraverso i dati del Registro sono stati identificati i pazienti cui non è stato prescritto Ibuprofen. I criteri d’inclusione sono stati l’età compresa fra i 6 ei 17 anni, una FEV1 maggiore del 60% o più rispetto al valore predetto e almeno due anni consecutivi di terapia o non terapia con Ibuprofen. Sono stati così selezionati 1365 pazienti trattati con Ibuprofen, che sono stati paragonati a 8960 pazienti non trattati, che avevano circa la stessa età (media 10.2 anni nei primi e 9.7 nei secondi) e condizioni di malattia simili ( simile la media del FEV1 come la media degli indici nutrizionali).
Sono stati indagati i valori di FEV1 dei due gruppi per un periodo variabile dai 2 ai 7 anni. Per isolare l’effetto sulla FEV1 dell’Ibuprofen rispetto ad altre terapie o condizioni cliniche conosciute per la loro influenza è stata usata una particolare analisi statistica. Inoltre sono stati registrati gli effetti sfavorevoli della terapia nei trattati rispetto ai non trattati: l’Ibuprofen, come altri antinfiammatori, può dare infatti problemi gastrici e renali.
L’andamento nel tempo della FEV1 è risultato migliore nei trattati con Ibuprofen rispetto ai non trattati, con una riduzione del 29% nella curva rappresentativa del declino previsto.
Il sanguinamento gastrointestinale grave (con necessità di ricovero) è stato più frequente nei trattati rispetto ai non trattati, ma l’incidenza è stata comunque bassa in entrambi i gruppi (incidenza annuale di sanguinamento nei trattati 0.37% rispetto a 0.14% degli altri). L�incidenza di ulcera e di problemi renali è stata simile in entrambi i gruppi.
Tra i limiti dello studio vi è la mancanza d’informazioni sulla reale aderenza alla terapia prescritta. Studi prospettici più rigorosi (trial in doppio cieco con controllo fra farmaco e placebo) possono offrire maggiori informazioni. Un esempio viene da uno studio canadese dove i malati hanno preso Ibuprofen per due anni e i risultati sono pure stati buoni (2). Ma non ci sono ancora certezze e illustri esperti (3) hanno consigliato cautela, almeno per il momento, nell’uso abituale degli antinfiammatori non cortisonici per il trattamento della malattia polmonare FC
1) Konstan MW et all “Clinical use of Ibuprofen is associated with slower FEV1 decline in children with cystic fibrosis” Am J Respir Crit Care Med 2007 Dec 1; 176(11):1084-9
2) Lands LC et all “High-dose ibuprofen in cystic fibrosis :Canadian safety and effectiveness trial” J Pediatr 2007 Sep; 151(3):249-54
3) Bush A, Davies J “Non ! to non-steroidal anti-inflammatory therapy for inflammatory lung disease in cystic fibrosis (at least at the moment)” J Pediatr 2007 Sep; 151(3):228-30