Poco si conosce ancora sull’epidemiologia delle infezioni da virus respiratori in fibrosi cistica e sull’impatto che esse hanno nell’evoluzione della malattia. Un gruppo olandese ha affrontato recentemente questo tema (1) studiando il comportamento di 20 bambini FC di età compresa tra pochi mesi e 7 anni, in confronto a 18 bambini sani della stessa età. Il periodo di osservazione è stato di 6 mesi invernali, da novembre a maggio. Le famiglie dei soggetti in studio erano contattate 2 volte la settimana per valutare la presenza di sintomi di malattia respiratoria acuta. Se qualche sintomo compariva seguiva immediatamente una visita a domicilio per un esame fisico e per un tampone naso-faringeo per l’analisi virale. Inoltre, i genitori dovevano fare comunque dei tamponi nasofaringei ogni 2 settimane. L’analisi virale era rivolta a 13 tipi di virus comuni e si basava sulla tecnica PCR, consistente nell’identificazione di caratteristiche genetiche specifiche di ciascun virus presenti nel materiale in esame.
Bambini CF e bambini sani presentarono pressapoco lo stesso numero di infezioni virali acute (in media nei 6 mesi, 3,8 i CF e 4,2 i non CF). Tuttavia, mentre i sintomi del tratto respiratorio alto (prevalentemente rinite) non si differenziavano tra i due gruppi né per gravità né per durata (intorno a 20 giorni), i sintomi del tratto respiratorio basso (tosse, produzione di sputo, respiro corto) erano mediamente più intensi nei bambini CF e di più lunga durata (22 giorni contro 12 giorni dei controlli). Nei bambini CF si registrava anche un maggiore incremento della frequenza respiratoria, un maggior decremento nella saturazione di ossigeno nonchè più retrazioni toraciche e abnorme ascoltazione toracica. Né vi erano significative differenze tra i due gruppi nei diversi tipi di virus identificati: predominanti erano i Rhinovirus, gli Enterovirus, alcune specie di Coronavirus, ma anche il Virus respiratorio sinciziale, il Micoplasma pneumoniae e la Clamidia pneumoniae.
Quello che ci dice sostanzialmente questo studio è che le infezioni acute virali nei bambini CF hanno la tessa frequenza che nei bambini non CF, ma che esse interessano più gravemente e più a lungo le basse vie aeree nei CF. Lo studio non ci dice invece quanto queste infezioni nel loro complesso influiscano sull’evoluzione complessiva della malattia CF e quanto siano causa di colonizzazione di germi patogeni o di attivazione di infezione batterica da germi presenti basalmente. I bambini CF, con significativa differenza rispetto ai non CF, presentavano colture batteriche positive nel tampone faringeo per Staphylococcus aureus ed Haemophylus influenzae; nessuno era colonizzato da Pseudomonas aeruginosa.
1. van Ewijk BE, et Al. Prevalence and impact of respiratory viral infections in young children with cystic fibrosis: prospective cohort study. Pediatrics 2008;122:1171-1176