Pochissimi giorni fa la compagnia farmaceutica Vertex ha reso pubblici, con un loro comunicato, i risultati preliminari positivi di uno studio clinico di fase 2a effettuato sul farmaco sperimentale chiamato VX-770. La Vertex, con il supporto finanziario della Cystic Fibrosis Foundation americana, è coinvolta da diversi anni nella ricerca di farmaci per il trattamento del difetto di base nella fibrosi cistica (FC). In particolare i loro sforzi sono rivolti verso l’identificazione di “correttori” e “potenziatori”, cioé di molecole in grado di correggere difetti specifici causati dalle mutazioni FC. Ricordiamo che i correttori sono molecole che dovrebbero ripristinare la maturazione della proteina CFTR che è invece gravemente alterata dalla mutazione deltaF508. I potenziatori sono invece molecole che, legandosi alla proteina CFTR, ne stimolano l’attività. I potenziatori sono particolarmente indicati per le mutazioni FC appartenenti alla classe 3 come G551D in cui la sostituzione di un aminoacido riduce fortemente la capacità della proteina CFTR di trasportare cloruro. I potenziatori possono servire anche come farmaco di supporto ai correttori per deltaF508 in quanto tale mutazione ha in parte le caratteristiche tipiche della classe 3. I risultati resi pubblici dalla Vertex riguardano proprio un potenziatore da loro sviluppato, il VX-770. Il composto è stato provato mediante somministrazione orale su un gruppo di 20 pazienti FC con la mutazione G551D per un periodo di 14 giorni utilizzando vari dosaggi e utilizzando, in maniera alternata, un trattamento placebo come controllo. Secondo il comunicato Vertex, i risultati preliminari sono piuttosto positivi indicando un miglioramento significativo della funzione polmonare, dei valori del test del sudore e del comportamento dei potenziali nasali, tutti parametri associati alla funzione della CFTR. Se confermati nei prossimi studi, tali risultati sarebbero la prima prova che i potenziatori della proteina CFTR sono molecole clinicamente utili per i pazienti FC. Ovviamente bisogna ricordare che i potenziatori sono efficaci solo per le mutazioni di classe 3. In teoria, i potenziatori non dovrebbero essere efficaci su pazienti deltaF508 in assenza di un valido correttore. Tuttavia, è possibile che la disponibilità del composto VX-770, in presenza di ulteriori risultati incoraggianti sui pazienti con mutazione G551D, faccia partire nel prossimo futuro uno studio clinico specifico su pazienti con mutazione deltaF508. L’ipotesi alla base di questo studio sarebbe che una frazione piccola della proteina CFTR con la mutazione deltaF508 riesca comunque a maturare nelle cellule dei pazienti e a raggiungere la membrana cellulare rendendosi quindi disponibili all’azione stimolante del potenziatore. In definitiva, i risultati comunicati dalla Vertex, se opportunamente confermati da studi clinici accurati, saranno un passo in avanti molto importante nella terapia della FC. Infatti, essi costistuiscono la prima prova che una molecola di sintesi, somministrata oralmente, possa raggiungere diversi organi e tessuti correggendo in ciascuno di essi il difetto di base della proteina CFTR mutata.
Laboratorio di Genetica Molecolare, Ist Gaslini, Genova
15 aprile 2008