La trasmissione di Ps aeruginosa da paziente a paziente , specie nei centri di cura che non attuano criteri di segregazione, è stata in buona misura dimostrata. Tuttavia, una sicura trasmissione da paziente a paziente non è molto frequente ed è in genere dovuta non ad occasionali ma a prolungati contatti sociali. Pseudomonas aeruginosa è un germe ubiquitario molto diffuso in natura, sul suolo, nelle acque, nelle piante e si ritiene che la prima acquisizione del batterio derivi genericamente dall’ambiente più che dal contatto con persone portatrici, essendo tale acquisizione facilitata dalle specifiche condizioni patologiche del tratto respiratorio del malato CF. Un gruppo di studio dell’Università di Ghent in Belgio si è chiesto se i pazienti con iniziale isolamento di Ps aeruginosa non avessero contratto dall’ambiente domestico tale infezione (1). Per rispondere al quesito sono state attuate colture batteriche dalle superfici umide delle abitazioni di 50 malati che avevano presentato recentemente una prima infezione da Ps aeruginosa: essi provenivano da 5 centri CF belgi ed avevano un’età compresa tra 9 mesi e 31 anni. Le colture sono state ricavate da campioni raccolti da varie superfici (lavelli, rubinetti e sifoni di cucina e bagno, docce, ma anche da nebulizzatori ed altri oggetti ed ambienti di casa). I ceppi di Ps aeruginosa isolati sono stati esaminati nel loro genotipo: una specie di studio di impronte digitali sul DNA batterico che caratterizza il singolo ceppo batterico e lo distingue da altri della stessa specie.
Sui 427 campioni ambientali esaminati fu isolato Pseudomonas solo nel 5,9%, corrispondenti a 17 case e 18 pazienti. Per 9 di questi pazienti il ceppo di Pseudomonas isolato nel loro ambiente domestico corrispondeva al ceppo che essi ospitavano. Sul totale dei campioni positivi il 72% era derivato dalla stanza da bagno. Solo 3 pazienti condividevano lo stesso ceppo di Pseudomonas isolato da altri pazienti nei loro centri di cura.
Viene concluso che la presenza di Pseudomonas aeruginosa nelle case di malati CF che hanno avuto una iniziale colonizzazione da Ps aeruginosa è nel complesso bassa e non dissimile da quella che si trova più generalmente nelle case senza malati CF. Rimane possibile che quei 9 pazienti che ospitavano lo stesso ceppo trovato nelle loro case abbiamo acquisito dall’ambiente domestico quel ceppo, ma è anche possibile che essi stessi abbiano contaminato l’ambiente di casa e che il batterio sia stato acquisito invece dall’ambiente ma fuori delle mura di casa. Molto bassa in questo studio rimane anche la possibilità di trasmissione da paziente a paziente nei centri di cura.
Si conferma anche con questo studio la difficoltà di stabilire l’origine della acquisizione di Pseudomonas e rimangono discutibili le precauzioni che vengono prese o suggerite per proteggere il malato dalla trasmissione ambientale (salvo quelle dei centri di cura che debbono rimanere rigorose), secondo il concetto che non è forse l’ambiente la causa ma il difetto CF che favorisce l’attecchimento di questo batterio, con cui tutti entriamo in facile contatto dovunque ma che abitualmente rimuoviamo.
1. SchelstraeteP, et al. Pseudomonas aeruginosa in the home environment of newly infected cystic fibrosis patients. Europ Respir J. 2007 Dec 19 (Epub)