Una nuova e promettente strategia anti-Pseudomonas prevede l’utilizzo di farmaci che inibiscono la capacità del batterio di causare infezione e formare il biofilm di autoprotezione. Questi farmaci anti-virulenza, usati da soli o in combinazione con gli antibiotici, potrebbero non solo ridurre la necessità di trattamenti antibiotici aggressivi, ma anche aiutare a eradicare l’infezione cronica. I ricercatori si sono rivolti all’identificazione di nuove attività collaterali anti-virulenza in medicinali già usati nell’uomo per la cura di altre malattie. Hanno così scoperto che i farmaci Flucitosina e Niclosamide, rispettivamente usati contro le micosi e i vermi intestinali, sono in grado di inibire la virulenza di P. aeruginosa. Tuttavia, affinché questi farmaci siano efficaci nella terapia FC, dovrebbero essere somministrati direttamente nelle vie respiratorie. Perciò obiettivo del progetto è la messa a punto di formulazioni, in forma liquida o in polvere, per l’inalazione di Flucitosina e Niclosamide, e la valutazione della loro sicurezza ed efficacia. Inoltre per l’identificazione di nuovi composti sarà analizzata una collezione di 1600 farmaci, già usati nell’uomo, per identificare quelli attivi contro il biofilm formato da P. aeruginosa nei pazienti FC.
Anti-virulence drugs represent a promising therapeutic option against Pseudomonas aeruginosa lung infection in cystic fibrosis (CF). Our research group has recently shown that the long times and high costs required for the development of “brand new” anti-virulence drugs can be saved by repurposing “old” drugs already used in humans. However, for translation to the clinic, the old drug must be re-formulated for the new application, taking into consideration the peculiarities of CF patients. For this purpose we aim: 1) to finalize pre-clinical studies concerning flucytosine and niclosamide by developing and validating inhalable formulations for use in CF therapy; the best drug formulations will be validated in a mouse model of lung infection. Further; 2) to discover other drugs with anti-virulence activity against P. aeruginosa. Purpose-built biosensors able to identify inhibitors of biofilm formation will be used for the screening of 1600 “old” drugs. The inhibitory activity of the best anti-biofilm drugs will be validated on P. aeruginosa CF strains.