Salve, sono il papà di un bimbo di ormai 19 mesi. L’ estate scorsa, quando aveva un anno, causa disidratazione, lo abbiamo portato all’ Ospedale Salesi di Ancona, dove è nato e in cui esiste un centro per la FC. I dottori hanno constatato perdita di sali e lo hanno sottoposto al test del sudore con esito borderline (Cloro 47 mEq/L). Dopo un prelievo per esame genetico gli è stata riscontrata una sola mutazione, la DF508 (possibile portatore sano). Ci hanno però detto che tale esame non copriva tutto lo spettro delle mutazioni possibili e, dopo 2 mesi, siamo tornati per altro test del sudore (esito borderline di 41) e nuovo prelievo mandato questa volta a Milano per analisi supplementari. Li, hanno scoperto la seconda mutazione, la S1455X, molto rara a quanto so. Mio figlio ha quindi la FC, ma come mai allo screening neonatale (fatto peraltro dove è presente un centro FC) non è venuto fuori nulla? E come mai ad oggi non ha, grazie a Dio, sintomi nè respiratori nè pancreatici. E’ stato ricoverato 2 giorni per tutti gli esami del caso: lastre, tampone faringeo, elettrocardiogramma ed altro, e sta bene, a parte un leggera carenza di ferro? Ultima domanda: cosa consigliate, perchè anche nella prossima estate non si torni a disidratare come l’anno scorso? Grazie per l’attenzione e per il lavoro che fate, vi prego di rispondermi presto.
La mutazione S1455X è una mutazione rara, di cui abbiamo trovato due segnalazioni nella letteratura scientifica: la prima descrive due sorelle con lo stesso genotipo del bambino della domanda (DF508/S1455X). Una sorella aveva 25 anni e l’altra 9. Da 9 anni erano seguite da un centro specializzato FC: vi era arrivata con sospetto di FC la più piccola, perchè ad un anno di età cresceva poco. Il sintomo si era poi risolto spontaneamente. Entrambe avevano un test del sudore nettamente positivo: per questo erano state sottoposte ad accurate indagini, che erano risultate tutte negative; entrambe non avevano manifestato fino ad allora nessun sintomo compatibile con FC, né respiratorio né intestinale né di altra natura. Gli autori erano orientati a diagnosticare una forma particolarissima di FC, la più benigna delle forma benigne, caratterizzata unicamente dalla positività del test del sudore.
L’altra segnalazione descrive il caso di un bambino che all’età di 5 anni e mezzo, nel corso di un’ondata di calore estiva, era andato incontro ad un grave episodio di disidratazione acuta. Questo aveva portato ad eseguire il test del sudore, risultato nettamente positivo. Tutte le altre indagini invece negative: il quadro respiratorio e pancreatico risultava normale. Il genotipo del bambino era DF508/S1455X. Al momento della segnalazione il bambino aveva 8 anni, aveva presentato modesti episodi di infezione respiratoria sostenuta da Haemophilus influenzae. I curanti concludevano per una forma estremamente lieve (o benigna) di FC.
Il bambino della domanda, che ha genotipo del tutto simile a questi casi (DF508/S1455X) ha presentato un episodio di disidratazione. Ha test del sudore con valori borderline. Non ha sintomi né respiratori né pancreatici e le indagini cliniche sono negative.
Il nostro suggerimento è che il bambino venga seguito nel tempo, mantenendo il contatto con un centro specializzato FC. I medici del centro potranno chiarire la diagnosi, ricorrendo anche, quando il bambino fosse un po’ più grande, ad un test particolare (test dei potenziali nasali). Potranno chiarire se si tratta di una forma estremamente lieve di FC, addirittura senza sintomi, come quella delle due sorelle descritte sopra. Oppure di una forma lieve di FC con solo qualche sintomo. Non dobbiamo dimenticare che la disidratazione acuta è una manifestazione tipica della FC. Per evitare questo rischio (dovuto alla perdita di sali con il sudore), è opportuno che il bambino assuma un’integrazione salina (2 grammi di sale al giorno, in più della normale salatura, sciolti in acqua o poco latte zuccherato) e si abitui precocemente a mangiare cibi salati. Durante la stagione estiva o in caso di sudorazioni abbondanti per la presenza di febbre è possibile utilizzare gli appositi preparati commerciali da sciogliere in acqua. Andrebbe evitata comunque una protratta esposizione a temperature elevate.
La mutazione S1455X è una mutazione che ha sede nell’esone 24, ultimo esone del gene CFTR (gli esoni sono le parti principali, quelle codificanti, del gene CFTR, che ne ha in tutto 24); è una mutazione stop, che interrompe la sintesi della proteina quando è quasi interamente formata: questa risulta composta da 1455 aminoacidi, invece dei normali 1480. Alcuni studi funzionali delle mutazioni stop localizzate in questa parte del gene (chiamata C-terminale) hanno suggerito che potrebbero essere mutazioni “lievi” e che il quadro clinico che determinano potrebbe essere del tutto benigno, anche se nel genotipo è presente un’altra mutazione “severa” (2).
1) Salvatore D et all “Isolated elevated sweat chloride concentrations in the presence of the rare mutation S1455X: an extremely mild form of CFTR dysfunction” Am J Med Genet 2005; 133A: 207-208
2) Epaud R et all “Mild cystic fibrosis revealed by persistent hyponatremia during the French 2003 heat wave, associated with the S1455X C-terminus mutation” Clinical Genetics 2005; 68:552-553