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24 Aprile 2017

Trasmissione batterica incrociata tra malati FC conviventi

Autore: Silvia
Domanda

Buongiorno. Ho un compagno malato di fibrosi cistica in forma atipica con una mutazione delta 508 e una figlia, avuta da precedente matrimonio, anche lei malata di fibrosi cista omozigote delta 508. Sarebbe possibile una convivenza senza pericoli usando giuste e adeguate attenzioni e precauzioni?

Risposta

Il problema generale che questa domanda pone è quello di come evitare il rischio che una persona con fibrosi cistica possa trasmettere batteri patogeni ad altra persona con FC in una condizione di convivenza abituale.
Intanto bisognerebbe conoscere se almeno una delle persone conviventi sia colonizzata a livello respiratorio da batteri patogeni e da quali batteri. Se fosse colonizzata (batteri patogeni presenti abitualmente nello sputo), non c’è alcun problema per la persona non FC della famiglia. Il problema potrebbe esserci per gli altri componenti con FC, data la particolare suscettibilità delle vie aeree del malato FC ad ospitare alcuni tipi di batteri. Ma è necessario consultarsi bene con i medici del centro che ha in cura le due persone con FC.
Nel caso di presenza di batteri nello sputo, pensiamo non sia facile evitare qualche trasmissione incrociata di batteri in una convivenza stretta, nonostante le tante precauzioni che si possono prendere. Tuttavia, su consigli precisi dei sanitari del centro e con tanta buona volontà, qualche misura si può prendere e non è detto che non funzioni.

G. M.


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