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15 Aprile 2008

Centri per la fecondazione assistita in Italia

Autore: Rosanna
Domanda

Quali sono i centri che attuano la fecondazione assistita in Italia? E qual e’ sommariamente il costo di questo intervento?

 

Risposta

La legge 40/2004 in materia di Procreazione Medicalmente Assistita (=PMA, detta anche più correntemente “fecondazione assistita”) ha stabilito l’istituzione, presso l’Istituto Superiore di Sanità, del Registro nazionale della PMA. Questo registro, realizzato da un gruppo di esperti ed epidemiologi che hanno svolto un’inchiesta su tutto il territorio italiano, è divenuto disponibile nel marzo 2006. Alcune sue finalità importanti: censire i centri per PMA presenti e attivi in Italia e conoscere le prestazioni che essi offrono. Sul sito web www.iss.it/rpma si trova l’elenco degli oltre 300 centri esistenti: basta cliccare sulla propria regione e appaiono nomi e indirizzi.

Sono per lo più centri privati (64%), oppure privati convenzionati (6.1%), oppure pubblici (31.3%), con sede quindi presso ospedali o università. Riguardo al tipo di prestazioni, sono distinti in centri di primo, secondo, terzo livello: quelli di primo livello (circa un terzo del totale) realizzano la fecondazione assistita con la tecnica più semplice, cioè inseminazione artificiale con seme fresco omologo (= del marito) semplicemente introdotto in utero; quelli di secondo e terzo livello praticano la fecondazione “in vitro”, cioè prelevano ovociti e sperma e li mettono a contatto in provetta per ottenere embrioni (un massimo di tre, secondo la legge 40), che vengono poi trasferiti in utero per impianto e avvio della gravidanza. Questa procedura è detta FIVET, che sta per Fertilization In Vitro Embryo Transfer (oppure IVF= In Vitro Fertilization). Per aumentare la possibilità di successo della FIVET, i centri di secondo e terzo livello praticano anche tecniche particolari come ICSI (Intracytoplasmatic Sperm Injection= Iniezione dello Spermatozoo nel Citoplasma dell’ovocita) e GIFT (Trasferimento nelle Tube dei Gameti, cioè ovocita e seme maschile insieme).

La distinzione fra centri pubblici e privati naturalmente ha a che fare col fatto che nei centri pubblici il costo della procedura è in buona parte coperto dal Servizio Sanitario Nazionale, mentre in quelli privati è a carico della coppia e si aggira, a seconda delle tecniche applicate, fra i 2000 e i 10000 euro per ciclo. Si chiama ciclo tutta la procedura di un tentativo di PMA. Infatti la PMA può comprendere nel suo ciclo anche una diagnosi genetica sull’embrione prima dell’impianto in utero, se la coppia è ad alto rischio di avere gravidanze con anomalie cromosomiche o genetiche. Si potrà vedere a questo proposito un aggiornamento nella prossima Newsletter (aprile 2008).

Nei centri pubblici la coppia che fa richiesta di PMA sperimenta una lista d’attesa che ha tempi variabili, cosa che non si verifica nei centri privati. Purtroppo il Registro nazionale PMA non fornisce i dati che naturalmente interessano chi si accosta a questo tipo di prestazioni sanitarie, e cioè una sorta di indicazione di qualità dei centri (quali sono quelli più affidabili?), cosa piuttosto difficile da stabilire ( e poi rendere nota con il consenso dei centri!). Dice solo che nel 2006 su scala nazionale la percentuale di successo, intesa come gravidanza ecograficamente accertata, era del 23.8% per ogni ciclo di PMA. Quindi, dovendo scegliere il centro bisogna assumere informazioni attraverso il proprio ginecologo o attraverso il contatto diretto (in genere è previsto un colloquio informativo preliminare che è gratuito anche nei centri privati). Un criterio di scelta che ci sentiamo di suggerire è quello di vedere se il centro appartiene all’associazione scientifica detta CECOS (www.cecos.it), perché questa è stata la prima in Italia (in epoca precedente la legge 40) a fissare, per quanti ne fanno parte, un insieme di norme ispirate alla correttezza professionale. Tra gli obbiettivi che i centri CECOS perseguono vi è quello della collaborazione scientifica fra associati e della collaborazione con le autorità sanitarie per le indagini conoscitive del settore. Molti dei dati clinici di recente pubblicati sulla PMA (tasso di successo, effetti collaterali ecc.) e sulle implicazioni sociosanitarie delle attività di PMA in Italia, sono dati raccolti da CECOS.

G. Borgo


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