Salve, ho 40 anni e dall’ età di 30 sono in regime dietetico senza glutine dopo la diagnosi di celiachia confermata da biopsia intestinale. Mi è stato sconsigliato dal mio medico curante un test del sudore (data la mia età considerevole non ci sarebbe da indagare su una forma lieve). ma io vorrei chiedere. Ho una rinite e fin da piccolo non ricordo una giornata nella quale non abbia ingoiato il muco dal naso. Ho una forte stitichezza, trigliceridi bassi <50 e colesterolo basso < 120. Da quando sono a dieta fortunatamente sono rientrate le transaminasi epatiche alte e gli eosinofili alti e la glicemia da 70 a digiuno è passata a 90. Sono alto 174 cm peso 57 chili (prima di iniziare la dieta, che seguo con scrupolo, ne pesavo 50): no sono comunque mai salito oltre i 61 kg anche mangiando moltissimo. Ho letto che esiste un legame tra celiachia e fibrosi cistica perchè la bassa funzionalità del pancreas può favorire la comparsa della celiachia. Insomma mi trovo ad aver risolto dei problemi seri ma rimango dubbioso che le cose non vadano a peggiorare curandomi con la dieta aglutinata. Soffro di insonnia, spesso provocata dalla stitichezza, dormo male soprattutto nei giorni in cui rimango bloccato con l’intestino. Mi consigliate a questo punto di fare il test del sudore?
Si ritiene in generale che la malattia celiaca sia più frequente nelle persone con fibrosi cistica rispetto a quelle della popolazione generale, anche se mancano dati epidemiologici definitivi su questa materia. Soprattutto non conosciamo quale prevalenza abbia la fibrosi cistica nei malati di celiachia. In uno studio su 790 pazienti FC della regione scandinava (1) la celiachia interesserebbe l’1,2% dei pazienti, tre volte tanto rispetto alla popolazione generale. In uno studio polacco su 282 pazienti FC la celiachia ne interesserebbe il 2,13% (2), cinque volte rispetto alla popolazione generale. Questa prevalenza non trova riscontro in una particolare predisposizione genetica (antigeni di istocompatibilità), che non sarebbe diversa tra soggetti FC e soggetti della popolazione generale (2). Il maggior rischio di celiachia nei pazienti FC non ha una chiara spiegazione, anche se viene attribuita all’insufficienza pancreatica (con difetto di digestione delle proteine del glutine) una maggiore disponibilità dell’antigene gliadina nei confronti della mucosa intestinale.
Il caso della domanda non è molto evocativo di un quadro FC, almeno di una sintomatologia classica, e non sembra accompagnarsi ad insufficienza pancreatica (fattore ipotetico di rischio per celiachia). C’è questo interessamento cronico delle prime vie aeree, forse una rinosinusite cronica, che pur si ritrova abitualmente nella fibrosi cistica. E’ vero peraltro che oggi si conoscono molte forme atipiche, anche con espressione molto mite della malattia.
Riteniamo comunque che un test del sudore possa dirimere in larga misura i dubbi sollevati dal nostro interlocutore.
1. Fluge G, et al. Co-morbidity of cystic fibrosis and celiac disease in Scandinavian cystic fibrosis patients. J Cyst Fibros. 2009;8:198-2002
2. Walkowiak J, et al. Cystic fibrosis is a risk factor for celiac disease. Acta Bichimica Polonica. 2010;57:115-118