Sintetizziamo il caso di nostro figlio. Test del sudore borderline per ben tre volte: a due mesi di vita 48mmol/l, confermato il valore anche dopo due settimane. Mutazione riscontrata in un primo momento la classica DF508. Condizioni del piccolo buone, con crescita normale e non segni di insufficienza pancreatica (elastasi fecale ottima). Test genetico di secondo livello negativo. Si è dovuti ricorrere al sequenziamento del DNA (con un tempo d’attesa veramente inaccettabile). Ripetizione del test del sudore, superati i 6 mesi del piccolo: valore 43mmol/l ed elastasi fecale sempre ottima. Tutto faceva pensare che la seconda mutazione orientasse per una forma mild. Purtroppo il sequenziamento ha riscontrato una rara mutazione di cui poco si sa ossia ci sono stati casi di insufficienza pancreatica e alcuni casi con sufficienza pancreatica; segnalati anche casi CBAVD. Ossia, la mutazione rara non ci toglie nemmeno questa preoccupazione: sufficienza o insufficienza pancreatica? Abbiamo ripetuto da poco il test del sudore, visto che il piccolo ha compiuto un anno e purtroppo il valore si é positivizzato: 65mmol/l. Come mai avviene questo? Un test borderline confermato x ben tre volte cambia cosi tanto? Se la proteina CFTR non funziona ciò non si dovrebbe riscontrare già con un primo test? Si conoscono casi di CBAVD con sufficienza pancreatica e test del sudore patologico? E poi, perché non sempre il database delle mutazioni CFTR viene aggiornato anche con casi diversi rispetto a quelli della prima segnalazione (nel caso specifico viene segnalato un paziente con insufficienza pancreatica, ma degli altri riscontri più incoraggianti nulla). Abbiamo sempre più confusione e ansia. Ringrazio anticipatamente.
Purtoppo non abbiamo una risposta o un’ipotesi scientifica da portare per spiegare perchè un test del sudore che ha dato più volte risultati “border-line” arrivi con l’andar del tempo a dare risultati patologici (nel caso della domanda il valore patologico è comunque appena sopra alla soglia limite dei 60 mmol/L). Ma chi si occupa di questa malattia sa che è esperienza non eccezionale vedere “positivizzarsi” nel tempo (anche se in genere con variazioni modeste rispetto al valore borderline iniziale) un test del sudore che vicino alla nascita era nella fascia grigia, soprattutto nelle forme “atipiche” di malattia, soprattutto quando nel genotipo CFTR del malato non vi sono mutazioni “severe” o vi è una mutazione lieve (o alcuni polimorfismi particolari) accanto alla mutazione severa ( ricordiamo che usiamo il termine severo o lieve riferendolo alla funzionalità pancreatica e intendendo quindi come mutazione lieve quella che permette il normale funzionamento del pancreas). Nè abbiamo trovato nella letteratura scientifica studi che esaminino nei dettagli come evolvono i valori dei sudori che sono inizialmente “border-line”. Ci sono lavori recenti che riportano l’andamento nel tempo di forme “atipiche” diagnosticate alla nascita per screening: si può leggere a questo riguardo su questo sito in “Progressi di Ricerca” “Forme atipiche di fibrosi cistica diagnosticate attraverso screening neonatale” (15/01/07) e “Lo screening neonatale dovrebbe diagnosticare anche le forme atipiche di fibrosi cistica?” (17/07/07).
Questo ci porta all’altra parte della domanda, e cioè se si conoscano casi di CBAVD (infertilità maschile da assenza congenita bilaterale dei dotti deferenti, con sufficienza pancreatica e test del sudore patologico: la risposta è che questi casi ci sono sicuramente.
Ma forse la domanda che i genitori volevano fare era un’altra, e cioè se sia possibile, a fronte di una determinata mutazione, (non ci viene detto quale sia, sappiamo solo che è rara perchè è stata identificata attraverso sequenziamento e che può dare sia sufficienza che insufficienza pancreatica) prevedere in un bambino molto piccolo che i sintomi polmonari saranno molto modesti, come succede nei casi di CBAVD. La risposta è che purtroppo non si può prevedere e che la diagnosi di CBAVD viene in genere fatta in soggetti adulti, che hanno già una storia alle spalle: è la storia già trascorsa che fa dire che i sintomi polmonari sono modesti, non è il loro genotipo che lo fa prevedere. E ritorna quindi il concetto della difficoltà di fare previsioni individuali sull’andamento della malattia in base al genotipo CFTR.
Infine per quanto riguarda perchè a volte anche il database più conosciuto delle mutazioni CFTR (1) non venga aggiornato, rispondiamo che questo succede perchè il mondo della ricerca è molto complesso, e non tutto quello che di nuovo viene trovato trova immediatamente il canale e lo strumento per essere comunicato. Sappiamo (è stato comunicato al Congresso FC di Praga, giugno 2008) che c’è in cantiere un progetto molto importante di miglioramento della gestione del database e anche di potenziamento del suo contenuto scientifico, dal momento che i ricercatori si sono proposti di “caratterizzare funzionalmente” ogni mutazione CFTR riportata, in sostanza di studiare ogni mutazione per stabilire come funziona e quindi a quale delle cinque classi di funzionamento appartiene. E’ un progetto di cui sentiremo parlare e di cui vedremo i risultati nei prossimi anni.