Symdeko è il nome della nuova tripla associazione tezacaftor/ivacaftor + ivacaftor. Un recente comunicato Vertex ne ha annunciato l’approvazione da parte dell’Agenzia statunitense per gli alimenti e i farmaci (FDA) e quindi l’entrata in commercio negli USA. Vertex ha avviato anche le pratiche per ottenere l’approvazione di Symdeko da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), prevista per la metà del 2018.
Sono stati ritenuti indicati al trattamento con Symdeko i soggetti omozigoti per la mutazione F508del e quelli che hanno “almeno una mutazione che risponde al trattamento con Symdeko”. Citiamo su questo punto il comunicato Vertex perché ci è apparso non del tutto chiaro e non sappiamo come interpretarlo. Scorrendo le note di accompagnamento al nuovo farmaco, sembra di capire che Symdeko sia ritenuto indicato nei soggetti omozigoti F508del che hanno interrotto o non hanno mai preso Orkambi e nei soggetti con una mutazione con funzione residua (vedi elenco sotto), in quanto, secondo il comunicato Vertex, più vantaggioso del trattamento con il solo Kalydeco. Non è molto chiaro nel comunicato se nei soggetti con una mutazione con funzione residua la seconda mutazione debba essere F508del o possa essere una mutazione qualsiasi.
Il trattamento con Symdeko prevede al mattino una compressa contenente 100 mg di tezacaftor + 150mg di ivacaftor e alla sera 150 mg del solo ivacaftor. Vi è quindi un lieve aumento complessivo della dose di ivacaftor rispetto al trattamento con Orkambi, che è combinazione del correttore lumacaftor + il potenziatore ivacaftor ed è prescrivibile in Italia a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che prevede due volte al giorno una compressa contenente 200 mg di lumacaftor e 125 mg di ivacaftor. Non ci risulta ancora chiara la diversa specifica indicazione tra i due preparati.
I risultati dei trial clinici pubblicati su autorevole rivista nel novembre scorso e commentati su questo sito (1) indicavano che negli omozigoti F508del, a livello di valori medi di funzionalità respiratoria, l’effetto di questa nuova combinazione non si discostava sostanzialmente da quanto già osservato per la combinazione lumacaftor + ivacaftor (Orkambi), nella quale l’incremento medio assoluto di FEV1 era di circa il 3%; ed era invece lievemente maggiore rispetto al solo ivacaftor (Kalydeco) nei soggetti con F508del e una mutazione con funzione residua (711+3A→G, A455E, D579G, E193K, K1060T, R117C, S945L, 2789+5G→A, A1067T, D1152H, E831X, L206W, R347H, S977F, 3272-26A→G, D110E, D1270N, F1052V, P67L, R352Q, 3849+10kbC→T, D110H, E56K, F1074L, R74W, R1070W).
1) Recenti studi clinici sul trattamento combinato con Tezacaftor-Ivacaftor, 23/11/2017